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AJ Croce: Adrian James Croce
(Seeding/Eleven Thirty)
www.ajcroce.com
Free of the label pressures of the past and with a new contract with Seedling Records, AJ Croce comes back with a new album that contains very good example of pop-rock.
Figlio del più celebre ed indimenticato Jim Croce, AJ Croce ha alle spalle un infanzia difficile segnata dalla quasi totale cecità che lo ha colpito all’età di quattro anni tuttavia ha saputo reagire nel 1993 è salito alla ribalta grazie a T-Bone Burnett che produsse il suo album d'esordio. Pur non avendo mai avuto un grosso richiamo commerciale, AJ si è costruito una bella carriera come songwriter performer dove ha avuto modo di mettere in luce tutte le sue qualità al piano. Il suo songwriting si ispira tanto al primo Elton John e ad Elvis Costello quanto a Graham Nash e ai Beatles. Ad affiancarlo in questo suo nuovo album, dal titolo molto semplice Adrian James Croce, oltre al produttore Michael Vail Blum, troviamo un gruppo di famosi musicisti come Brian McLeod, Davy Faragher e Greg Leisz, quest’ultimo già con i Wallflowers e Dave Alvin. Il risultato come può apparire chiaro è in linea alla sua precedente produzione, ovvero buone canzoni, a volte anche ottime ma che solo a tratti hanno la stoffa per resistere a lungo. In un epoca come la nostra la longevità dei dischi sembra essere un elemento valutativo fondamentale. Tuttavia non si può non apprezzare il lavoro operato su schemi pop come sulle ballate Baby Tonight e You're Not There o sul crescendo pianistico di Upside Down. Piuttosto incolori appaiono i brani dalle marcate influenze inglesi come le beatlesiane Alone And Together e What You Want, mentre più quadrate appaiono Hung Up e I Believe due brani rock a metà tra Elton John e Randy Newman. Questo disco però non deluderà assolutamente se si cercano le belle melodie riscontrabili sopratutto in un brano in particolare Lying On The Ground, che sembra un outtake di Song For Beginners di Graham Nash. Altri spunti interessanti si trovano nella acoustic ballad Cold, nell’inizale Don't Let Me Down (più che una citazione un punto di partenza), in Upside Down, che ricalca chiaramente nella melodia Golden Slumbers/Carry That Weight dei Beatles e in Almost Angeline dove Jimmy Buffet incontra ai Caraibi Paul McCartney.
Salvatore Esposito
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