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Mario Piacentini - Ancora Sogni
Splasc(h) records
www.splaschrecords.com
One of the best italian jazz piano player is back with a fantastic album full of depth and concentration, dedicated to italian singers/songwriters
Mario Piacentini è uno dei più sensibili pianisti del jazz italiano.
E’ un uomo riservato e lo stile pianistico rispecchia la sua personalità.
In “Ancora Sogni”, Piacentini sofferma la sua attenzione sui temi d’alcune celebri canzoni italiane degli anni sessanta e settanta; le maggiori sorprese sono lì dove Mario, lasciandosi dietro le spalle il tema, intraprende un percorso meno sicuro e affronta qualche rischio. Questo accade con chiarezza nei brani men frequentemente riproposti come in “Tema “ de i Giganti o come quando con la mano destra in “Io che amo solo te “ di Sergio Endrigo, Piacentini esce dal modo per numerose misure e si inerpica altrove.
In quei momenti è elettrizzante ascoltare il pianismo composto di Mario Piacentini, un musicista- ci piace sottolinearlo- dotato di un tocco squisito, costante, elegante in ogni angolo della tastiera e capace di straordinarie dinamiche, frutto di un lungo percorso di concentrazione e studio.
“Ancora Sogni” con il suo tono un po’ melanconico ricorda qui e lì Bill Evans, e ci si aspetta che da un momento all’altro il buon vecchio Jimmy Scott inizi a cantare. Ci sono inoltre due brani originali di Piacentini ad impreziosire la raccolta e ci sembrano interessanti quanto i brani dei cantautori scelti. Il primo dei due, “ Andora” è il più interessante dei due ma anche il più interessante dell’intero album per il suo moto fermo e ragionato. Uno stile, quello di Mario in questa sua composizione, che non si ascolta più da anni, apparentemente antico ma dal sapore forte che appena riascolti e riassapori non vorreesti più abbandonare.
Ernesto de Pascale
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