Maurizio Giammarco and Megatones feat. David "Fuze" Fiuczynski - Mega Meets Microtones
(Brave Art Records / Sony-Bmg)
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www.mauriziogiammarco.com
www.torsos.com

A symbol of italian new jazz style, with a mixture between electric & acoustic sounds

Non è mai banale un album di Maurizio Giammarco, sassofonista che spazia agevolmente tra tenore, alto e soprano, grazie anche a un gruppo di solida esperienza. Una formazione, tra cui troviamo Dario Cecchini che completa la gamma dei sax con il suo baritono, Pino Iodice alle tastiere e Gianluca Renzi al contrabbasso che assecondano bene la visione di Giammarco. Uno stile che non blandisce l'ascoltatore con facili effetti, ma lo invita a cogliere l'essenza del brano nello sviluppo dei temi, sempre autorevoli nell'ispirazione, e nell'energia ritmica con cui viene costruito. In questo caso il sassofonista trova uno sparring-partner di assoluto valore come il chitarrista David Fiuczynski che fornisce all'album quella giusta dose di suono elettrico. Fiuczynski è un artista che ha sempre incarnato quella sana dose di ricerca che un musicista jazz compie verso altri generi ritornando poi alla base con nuove esperienze. Collaboratore di John Medeski, "Fuze" ha un gruppo dal nome Screaming Headless Torsos, ha inciso vari album tra cui Jazzpunk del 1999 che lo ha imposto come innovatore nella scena musicale e si esibisce con una chitarra a doppio manico, con sei e dodici corde. "Fuze" dà così un contibuto non secondario ai brani di Giammarco, portando anche una composizione Cumin dalla singolare struttura in cui si percepiscono tre momenti ben distinti. Un messaggio ben recepito dal sassofonista-leader che già in Tribal Call lascia libero Fiuczynski di far capire al pubblico italiano una visione non sempre ben recepita del jazz di ricerca. Bella anche I Dot Rhythms in cui è evidente anche il lavoro del batterista John Arnold. Un album da ascoltare più volte e destinato a chi voglia riflettere sul futuro del jazz.

Michele Manzotti