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PFM – Dracula
(Musiza – Sony/BMG)
www.pfmpfm.it



La PFM torna a distanza dal suo ultimo album con un nuovo lavoro discografico dal titolo Dracula, una vera e propria opera rock. L’idea centrale alle spalle dell’opera, come si legge nel commento al primo brano dell’album, è “Il bene e il Male, il passato e il presente, l’umano e il sovrumano si scontrano. E’ l’eterno conflitto tra il coltello e la ferita”. Sonorità gotiche e atmosfere da romanzo medioevale si mescolano a timbri di estrazione veramente rock, molto più rock che progressive. Opera rock che volge il fianco a quel genere di musical rock che ha trovato molto successo negli ultimi anni, basti pensare, con un paragone un po’ azzardato, a Notre Dame De Paris con le musiche di Riccardo Cocciante. Sarà forse per l’attaccamento all’immagine della Pfm progressive dei loro dischi di maggiore successo, ma si ha la percezione che questa immagine più narrativa si addica poco al gruppo. Dracula è un album molto italiano per genere e andamento, meno internazionale di ciò che la band ha fatto e sa fare, con aperture a brani molto pop come “Non Guardarmi”. Magari questa impressione si ha perché all’opera mancano ancora le immagini , motivo per cui non perderemo per nessun motivo l’arrivo dell’opera rock “Dracula” prodotta da David Zard, previsto per marzo 2006. Per quanto riguarda l’impressione che deriva dal semplice ascolto, però, si resta con la percezione che la band raggiunga i risultati più efficaci quando si cimenta nel suo genere più tipico. L’ottimo strumentale di apertura “Ouverture” è infatti una spanna al di sopra del livello medio dell’album

Giulia Nuti

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