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Simone Cristicchi Fabbricante di canzoni
(Sony BMG)
www.simonecristicchi.it
Un giorno arriva al Popolo del Blues un curatissimo promo con il singolo di un giovane cantautore romano, Simone Cristicchi. Lo ascoltiamo e la sentenza è inequivocabile: quel singolo è destinato alle classifiche. Da lì a pochi mesi “Vorrei cantare come Biagio” sarebbe nei fatti diventato il tormentone dell’estate, e la voce di Cristicchi sarebbe diventata una presenza costante nelle maggiori radio Italiane.
Bene: cosa ci fa un disco di pop su Il Popolo del Blues?
Ciò che colpiva positivamente del singolo di Cristicchi erano l’ironia, la sagacia e la maestria nel testo, la capacità di sfruttare a proprio favore tutto ciò che luccica dello show business senza caderne in trappola, anzi, sviluppando una forte vena critica.
Con queste premesse abbiamo atteso con curiosità l’album, che quando è arrivato non ha smentito le aspettative. Una raccolta di canzoni da classifica ma con una forte, e interessante, vena autoironica. Nella title track “Fabbricante di Canzoni” Cristicchi si professa salvatore delle case discografiche, mente che sta dietro a ciò che ascolti nei supermercati, uomo capace di modellare il gusto della gente e che, più che un artista, è un vero scienziato della canzone pop. Nel disco c’è posto per una simulata conversazione telefonica tra un discografico e il direttore di una radio riguardo agli hits per l’estate, e altri interventi ancor più divertenti degli stessi due riguardo all’arte di Cristicchi e alla canzone pop. Insomma, un quadro piuttosto realistico di come girano le cose in Italia.
Chiaro, Cristicchi cede anche il fianco alle canzoni pop più di maniera e di buoni sentimenti, ma è comprensibile. Bisogna saper far di tutto e dare al pubblico ciò che vuole. Ed è proprio in questo che si rivela il talento di Cristicchi, andare incontro ai gusti del pubblico (vendendosi bene e vendendo dei dischi, che in questo paese è un problema serio per tutti) pur mantenendo la consapevolezza di ciò che si sta facendo. Il conclusivo duetto con Endrigo fa intuire che probabilmente non si è sbagliato a scavare sotto la scorza e trarre da Cristicchi questa buona impressione. Non dimentichiamoci che fare l’autore pop, e farlo veramente bene, è un mestiere molto difficile
Giulia Nuti
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