A new version of an old John Doe’s ep, take us back and forward to the deep soul of rock.

E’ davvero incredibile ma questo disco ha 8 anni. Parte di esso fu infatti pubblicato sotto forma di ep (con il titolo ‘For The Rest Of Us’) nel 1998 dalla Kill Rock Stars. La Yep records lo ripubblica adesso con l’aggiunta di cinque inediti registrati nello stesso periodo. Quello che colpisce è l’estrema freschezza dei pezzi che sono stati lasciati in uno stato ancora ruvido, quasi embrionale. L’ep segnava la nascita della collaborazione tra John Doe ed il produttore Dave Way (poi con Macy Gray e Sheryl Crow), collaborazione che si dimostrerà longeva con ben 4 album prodotti in seguito.

Il disco è carico di energia, derivata in parte dal fatto che John Doe non aveva contratto discografico al momento e non c’era alcuna scadenza o casa discografica a cui sottoporre il materiale finito. Comporre, suonare e registrare per se stessi la musica che la band si sentiva di produrre. Questo senso di libertà è alla base dell’opener ‘A Step Outside’, o della malinconica ‘Let’s Get Lost’. ‘The Unhappy Song’ è l’up tempo che i Pearl Jam tentano da scrivere da anni senza centrare il bersaglio, mentre con ‘This Loving Thing’ Doe riesce a coniugare la dolcezza della melodia con il dilatato, fragoroso e straziante accompagnamento per sola chitarra elettrica. ‘Zero’ è una grande canzone rock d’autore, possedendo sia la sfrontatezza che le piccole sfumature, l’immediatezza e la complessità. Chiude l’album la cover di ‘Vigilante Man’ di Woody Guthrie, lenta e pesante come ‘When The Levee Breaks’ dei Led Zeppelin.

Jacopo Meille