John Peel permitted the success of a lot of musicians who often represented very different styles from each others. But overall Peel understood before any other punk revolution and new wave style in the late seventies. After the great success, progressive rock involved in a lass of creativity without solution. So, from Bbc radio waves, were broadcasted songs of young angry bands. Here's a representative tribute with bands he loved and helped.


Dalla scomparsa di John Peel (25 ottobre 2004) è iniziato ciò che inevitabilmente succede con le persone di talento quando non ci sono più. In questo caso libri e raccolte in suo onore. Questo tributo, i cui proventi vanno in beneficenza, focalizza un decennio importante nell'attività del Dj della Bbc, ovvero quando prima di altri Peel capì che un certo tipo di musica non avrebbe avuto più futuro (il progressive aveva già dato il meglio di sé) e i grandi gruppi incominciavano a vivere di rendita. Dalle onde della radio provenivano allora suoni diversi, sconosciuti. Quelli di formazioni che volevano il successo con un linguaggio immediato e pochi acccordi, ma al posto giusto. Così Peel (che in copertina è ritratto da Sir Peter Blake, autore della copertina di Sgt.Pepper's) ebbe un gran merito nel diffondere i prodotti del punk, del reggae, della new wave. Aveva orecchio e intuito, affinato grazie alle esperienze negli Stati Uniti e sulle radio "pirata" in mezzo al mare. E quindi non potevano mancare nomi che sono diventati dei classici, a partire dai Cure, ai Jam di Paul Weller, ai Joy Division (che piacere sentire Atmosphere) alla splendida Laurie Anderson di O Superman. Non proseguiamo l'elenco di nomi e brani che potete vedere dalla tracklist. Ma vi preghiamo di fare un esperimento: quello di chiudere gli occhi e ascoltare il disco pensando (chi c'era) a 30 anni fa e alla scena musicale che stava cambiando. E allora i meriti di quest'uomo vi appariranno chiari come il sole.

Michele Manzotti