. Piney Brown - One of these days

madeleine peyroux Piney Brown - One of these days
Bonedog Records – USA – 2006

A great singer with uncommon intensity, flare and passion: here you get a Rhythm & Blues giant, Piney Brown, who always refused to count him out. More than sixty years after, Piney is still in excellent shape, offering haunting melodies, graced by his rugged voice and terrific timing.

Non cercate sotto la voce Blues, ma sotto Rhythm & Blues. Scartabellando qua e là per cercare qualcosa su Piney Brown senza dover ricorrere al “sapientone” su Internet, questo “One of these days” – che non é evidentemente una riedizione del celebre pezzo dei Pink Floyd – suona maledettamente bene. Certo non tutto è perfetto, la voce e gli strumenti sono un pò scollati, il collage non è riuscito bene e la registrazione è troppo liscia per una musica che necessita un filo di patina di vecchio. Ma non c’è niente da buttare, a parte il fotografo che non sa come riprendere un uomo di 84 primavere. Piney, classe 1922, spesso comparato a Wynonie Harris, è stato tra i grandi dell’era d’oro del R & B, incidendo per etichette come Apollo, King e Duke. Vale la pena di cercare “Hot & Holler Saturday Night!” (Delmark Records Apollo Series – 2002), dove Brown divide la scena con un altro grande, Eddie Mack, per aver un’idea di quei tempi. Tra i 50 e i 60 s’afferma come cantante da night club, stroncato come tanti dall’avvento della disco che nei successivi anni 70 ingoia la fetta di mercato prima destinata alla musica nera in generale. Piney continua a lavorare, ma solo molti anni dopo, nel 2000 riemerge in modo definitivo, anche grazie ad una partecipazione al festival Blues Estafette e all’interesse della critica e del pubblico europeo. La voce sverniciata di Piney gioca un ruolo primario in questo CD: ascoltate l’attacco del cantato in “Just a little bit” o l’intensità di “Cream in my coffee” per capire di quale pasta sia fatto quest’uomo, e se la registrazione lascia un pò a desiderare, non si può dire altrettanto degl’accompagnatori, precisi se non sobri, con il tastierista Jim Britton sugli scudi, grande in “One of these days”, sempre molto presente sia all’organo che al piano. Un cantante d’altri tempi questo Piney Brown che speriamo di rivedere presto da queste parti.

Luca Lupoli

Track list

Ain’t it a shame
Just a little bit
In the evening (when the sun goes down)
Strange things are happening
Kokomo
Cream in my coffee (Sugar in my tea)
They call her Rosalee
One of these days
Talkin’ about you
My love
Walk a block and fall
She’s super bad

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