. E.s.t. – Tuesday Afternoon

madeleine peyroux E.s.t. – Tuesday wonderland
(Act / Egea)
www.actmusic.com

From Scandinavia a new way of playing jazz with rock influences

Guardiamo sempre con interesse al jazz proveniente dal Nord Europa, dato che spesso e volentieri ci troviamo di fronte a grandi talenti divenuti poi punti di riferimento. La visione della formazione E.s.t. (ovvero Esbjörn Svensson Trio) non arriva forse a questi livelli, ma non mancano i motivi di interesse. Perché c’è qualcosa di ben diverso dalle consuete sonorità che provengono da un trio pianoforte/contrabbasso/batteria. Lo stile di E.s.t. è quello di distorcere il suono degli strumenti in vari momenti del brano, passando così da momenti di cantabilità ad altri più ruvidi, con una differenza notevole di dinamica e di timbro. Solo che da un linguaggio tipicamente jazz si travalica i confini del rock con figurazioni che ricordano il progressive per non parlare dell’hard, esperimento ben lontano dalle esperienze passate di contaminazione tra i due generi. Per quanto riguarda l’ascolto preferiamo i momenti più jazzistici come quelli all’interno di The Goldhearted Miner e Brewery of Beggars. Svensson è un pianista di grande tecnica , ben supportato dal lavoro del bassista Dan Berglund (spesso chiamato a fare il chitarrista elettrico grazie alla già ricordata distorsione) e del batterista Magnus Öström, che deve mutare stile e ritmo più volte.

Michele Manzotti

Track list

Fading Maid Preludium
Tuesday Wonderland
The Goldhearted Miner
Brewery of Beggars
Beggar’s Blanket
Dolores in a Shoestand
Where We Used to Live
Eighthundred Streets by Feet
Goldwrap
Sipping on the Solid Ground
Fading Maid Postludium

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