. Roddy Hart - Bookmarks

madeleine peyroux Roddy Hart - Bookmarks
(Vertical)
www.roddyhart.com
www.verticalrecords.co.uk

Roddy Hart has established himself as an emerging talent on the Scottish musical scene in very short time. His debut album, titled Bookmarks, featuring guest performances by Kris Kristofferson, Eddi Reader and the Trashcan Sinatras and contains some shining songs.

La storia di Roddy Hart, ventiseienne originario di Glasgow, ha tratti quasi da favola o meglio da romanzo d’altri tempi. Il suo primo approccio con la musica arriva già in tenera età e già a sei anni dimostra di avere doti fuori dal comune, poi lo troviamo al seguito di una carovana circense dove impara il numero del mangiafuoco. Tra spettacoli e viaggi avventurosi comincia a comporre canzoni che nel 2004 vanno a comporre Home Tapes, una raccolta di demo acustici che sin da subito lo segnala alla stampa specializzata come una sicura promessa del cantautorato anglosassone. Grazie poi ad alcuni agganci riesce a prendere parte al South by Southwest di Austin e lì incontra John Prine e Kris Kristofferson che notate le sue qualità lo invitano a fare da spalla a diversi loro concerti. A credere in lui è un’etichetta che si sta segnalando ultimamente per interessanti produzioni, la Vertical Records che ha prodotto, Bookmarks, il suo album di debutto. Il songwriting di Hart si segnala come una perfetta sintesi di romanticismo rock degl’anni settanta, elegante gusto pop e tratti tipici della folk song tex-mex. Le sue ballate riflettono una grande maturità artistica sia dal punto di vista melodico ma soprattutto dal punto di vista dei testi, densi di poesia e tratti autobiografici dove si rincorrono sentimenti, ricordi e una lieve melanconia. Il disco presenta un sound curatissimo e una impeccabile produzione, frutto senza dubbio di un lavoro di equipe con Paul Livingstone che ha curato le chitarre, Goeff Martyn che suona piano e organo e l’ottimo Dave McGowan alla pedal steel ma tuttavia lo stesso Roddy Hart si muove molto agilmente tra piano, chitarre, mandolino e banjo, segno questo di una grande abilità musicale. Ad aprire il disco è un’epica ballata di altri tempi The Life and Time of Joseph Rowe, che si muove sontuosa nel suo incedere narrativo e visionario. Segue la dilaniana She is All I Need con tanto di incredibile riff di armonica in bella evidenza, che da inizio ad un alternanza tra atmosfere acustiche e momenti rock, così l’acustica Temperance Of Peace fa da contrappunto alla più solenne e chitarristica My Greatest Success (alla quale partecipano ai cori Kris Kristoferson e Eddie Reader), e allo stesso modo le più movimentate Flames e I Will Not Fear The Dark introducono alla perfezione Soffocate, un brano pop rock d’altri tempi il cui ritornello resta impresso nella memoria dell’ascoltatore sin da subito. Le atmosfere poi si fanno sempre più soffici con la tenue ballad pianistica Rain In December, la maccartneiana Nothing Is Broken e la poetica One Thousand Lives. Intensissima sul finale è Home ancora in duetto con Kris Kristoferson e la perfetta conclusione con Journey’s Ends. Il viaggio attraverso la poesia di Roddy Hart finisce ma il desiderio di riascoltare il disco di nuovo, è tanto. Gridare però al miracolo è ancora presto, perché Roddy Hart può fare molta strada e non è detto che il prossimo album sia superiore a questo. Certamente lo scozzese va tenuto presente come una delle rivelazioni dell’anno.

Salvatore Esposito

Track list

The Life and Times Of Joseph Rowe
She Is All I Need
Temperance of Peace
My Greatest Success
Flames
I Will Not Fear
Suffocate
Rain in December
Nothing Is Broken
One Thousand Lives
Times Is A Thief
Home
Journey’s End

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