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LIVE
Derek Trucks Band
Sonar – Colle Val D’Elsa, 19 ottobre 2007



20 ottobre. “È una serata fredda”; chissà che non sia stato proprio questo il primo pensiero di Derek Trucks appena sceso insieme alla sua band dal furgone che li ha portati al Sonar, un locale rock immerso nella campagna senese alle porte di Colle Val D’Elsa. Sarà stato forse il desiderio di riscaldarsi a favorire il feeling generale della serata che ha visto alternarsi sul palco blues, soul, R&B e un pizzico di fusion dalle forti tinte jazz davanti a un pubblico certamente non nutrito, ma estremamente ben disposto nei confronti della band.

Quello che abbiamo ascoltato nelle quasi due ore di concerto è la rappresentazione musicale di un sound che si trasmette di generazione in generazione e che continua ad evolversi mantenendo con orgoglio il legame con le sue radici. Derek Trucks non solo porta un cognome che lo ricollega alla Allman Brothers Band (è il nipote di Butch Trucks), ma è anche da alcuni anni il loro chitarrista insieme a Warren Haynes con il quale ha l’onore di continuare a far conoscere un sound da molti considerato unico. La Derek Trucks Band è al tempo stesso un veicolo per continuare a onorare quel sound fatto di dinamica, di note lunghe e dilatate e riff all’unisono con un suono più meditato in cui sono gli intrecci armonici a prevalere sull’irruenza delle singole note di chitarra. Ogni strumento concorre alla costruzione della canzone: dalla voce calda e piena di soul alla sezione ritmica nella quale è la batteria ad alzare il volume lasciando al basso il compito di rimanere costante e sostenere il groove.

Derek Trucks si dimostra chitarrista completo dal suono inconfondibile e dallo stile tanto rispettoso della tradizione “familiare” di casa Allman, quanto personale per la misuratezza e sobrietà. La sua chitarra conosce ogni emozione e la sa trasmettere al pubblico che segue ogni canzone non soltanto per quello che le dita di Derek riescono a creare a contatto con le corde della sua Gibson SG, ma per l’interplay tra la chitarra e gli altri strumenti. ‘Soul Serenade’, ‘Key To The Highway’, ‘My Favorite Things’: tre momenti completamente diversi del concerto nei quali è la forza espressiva di questa band che riesce a unirli, a creare un linguaggio unico e al tempo stesso universale che rompe ogni barriere di genere.

Il concerto di Derek Trucks al Sonar è la conferma che esiste una via alternativa, un percorso musicale in cui tradizione e contemporaneità possono convivere nel nome della qualità.

Jacopo Meille

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