You can’t fool the blues.
Prendete gli “ingredienti” di questo album: 13 canzoni blues ( 3 cover e 10 originali) profondamente devote agli stilemi del genere e suonate da una band in cu militano due vecchie glorie dell’hard rock come Jon Lord (Deep Purple) e Bob Daisley (Ozzy, Uriah Heep solo per citarne alcuni). Impossibile pensare ad una delusione al più, a un disco di mestiere, freddo ma pur sempre dignitoso. ‘Danger: White Men Dancing’ è, invece, un brutto disco, tanto anonimo quanto suonato svogliatamente e a distanza sfruttando le potenzialità della nuova tecnologia della trasmissione dei dati via computer da un continente all’altro.
Il blues, questo non lo tollera. È un genere orgoglioso, che esige la passione e il sudore, che si ribella quando si tenta di prenderlo in giro come accade in ‘Over & Over’, o nella scialba versione di ‘Heart Of Stone’. Jon Lord è l’ombra di se stesso, costretto a suonare negli spazi che gli sono stati concessi, senza possibilità di dare colore e dinamica alle canzoni.
I cameo di Ian Gillan e Jmmy Barnes scateneranno l’interesse dei fan avidi di possedere qualsiasi canzone veda coinvolti i loro idoli e non si accorgeranno di quanto mestiere e poca anima ci sia nelle loro performance.
‘Danger: White Men Dancing’ è un’occasione mancata con l’aggravante della premeditazione che ferisce nel profondo e lascia un senso di tristezza per quanto in passato questi nomi abbiano dato alla musica e a tutti coloro che li hanno ascoltati e seguiti concerto dopo concerto, band dopo band.
Jacopo Meille
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Track List
The Blues Just Got Sadder
Gotta Find Me Some Fire
Twisted System
Over & Over
Let It Go
Heart Of Stone
If Ain’t The Blues
Danger White Men Dancing
Dead Presidents
Hoochie Coochie Men
Bottle O’Wine
Everybody wants To Go To Heaven
Tell Your Story Walkin’ |