Richard Leo Johnson e Gregg Bendian – Who knew Charlie Shoe?
(Cuneiform)
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“Who knew Charlie Shoes”, ovvero storie di quando la musica si faceva in un'altra maniera.
Il maestro della chitarra Richard Leo Johnson si è unito in questo album al percussionista Gregg Bendian: Johnson suona chitarre di fortuna (comprate su E-bay, dice lui), Bendian oggetti reperiti in giro trasformati in tamburi e sonagli. È un disco fondamentalmente acustico, dove la grande tecnologia per una volta si siede in disparte per lasciare spazio ad un approccio musicale tutto alla vecchia maniera.
Idealmente l’album è il seguito di “The Legend of Vernon Mc.Allister”, del 2006. Johnosn anche in questo caso si inventa la storia di personaggi che non esistono, Charlie Shoe e Junk Fish, interpretati dai due musicisti.
È un disco un po’ teatro e un po’ fumetto, molto giocato sulle atmosfere. Esaminando le note interne dell’album, dove ogni traccia viene riferita a un episodio o momento della vita di Charlie Shoe, i brani assumono quasi il valore di sonorizzazioni.
I suoni sono belli, a tratti pescano nella casualità data dal percuotere oggetti non convenzionali. Le linee di chitarra, sulla scia di John Fahey e Leo Kotte, si spostano spesso verso la tradizione, verso il folk e verso il blues, con sporadiche venature di derivazione jazzistica.
Difficile ancora una volta tenere a freno la voglia di sperimentare di Richard Leo Johnosn, senza dubbio da premiare. L’album è però un prodotto complesso, costituito di ventuno tracce (se pur brevi o brevissime), non di facilissimo ascolto. Se ne apprezza quindi subito il valore concettuale e la formula con cui è presentato, ma ci vuole un po’ più di tempo per assimilare la musica.

Giulia Nuti