Let’s get bewitched by the funk of Funk Off!
Permettetemi di essere campanilista affermando che i Funk Off incarnano in musica quel carattere esuberante, ironico e strafottente che è proprio dei toscani. Chi ha avuto modo di godere di un loro concerto sa di che cosa parlo: l’arrivo dei Funk Off è quanto di più fragoroso e coinvolgente abbia mai assistito: la band si prende l’ attenzione con la forza e, come un esercito di pifferai magici rapisce il pubblico “costringendolo” a seguire la band ovunque voglia.
I precedenti CD della band erano perfetti per far rivivere le emozioni forti a chi aveva assistito a un loro concerto ma difficilmente riuscivano a catturare e trasmettere la forza e l’esuberanza della musica dei Funk Off. ‘Funk Off Jazz On’ , pubblicato dalla Blue Note, compie il miracolo: il suono è più profondo e vivo, arrivando allo stomaco con i bassi per poi “assalire” le gambe conquistando in breve il resto del corpo che inizia tutto a muoversi al groove senza più fermarsi.
‘Magic Touch’, ‘Follow The White Rabbit’, ‘No What’ e ‘Big Dog’ sono un turbine sonoro a cui è davvero difficile resistere così come anche a ‘Istanbul’ nella quale le influenze dell’est si fondono armoniosamente con il funky bianco e la tromba di Paolo Fresu.
Non resta che augurarci che questa consapevolezza e maturità raggiunta dai Funk Off apra loro le porte al successo internazionale che meritano.
Jacopo Meille
|