Epic and Dreamy Prog Classic by Sweden number one keyboard player of the early seventies, Bo Hansson.
A must for lover of European Prog. Now on cd in its original and unedited form with bonus track
Uno degli artisti più famosi venuti alla luce dal panorama underground svedese è il tastierista Bo Hansson. Il suo album “Lord of The Rings” ispirato dal libro dello stesso nome di JRR Toltine e pubblicato dalla inglese Charisma, resta un punto fermo per tutti i freaks dei settanta ed ebbe successo internazionale. L’album era stato originariamente pubblicato dalla svedese Silence nel 1970 con il titolo di “Sagam Om Ringen“.
Il disco originale presentava 3 brani in più rispetto alla versione britannica, versione editata su indicazione della casa discografica dei Genesis, VDGG e Audience.
La ristampa su cd - sempre per i tipi Silence - presenta una bonus tracks e fa luce sui musicisti che avevano accompagnato all’epoca i soundescapes elettronici sognanti prodotti dalle mille tastiere analogiche di Hansson.
Solo oggi è possibile infatti scoprire che gli accompagnatori di Bo, un musicista attivo a Stoccolma sin dal 1965 con The Merrymen, erano componenti dei Flasket Brinner, un gruppo nato dalle ceneri degli Atlantic Ocean (presenti sulla compilazione “Who Will Buy These Wonderful “vol. vol 3, EMI Sweden ed imperdibile il box di 4cd di live alla radio svedese su Mellotronen) a cui Hansson si unì in quegli anni.
“Lord Of The Rings” o “ Sagam Om Ringen” resta un capolavoro pre new age di musica strumentale per la mente, con uscite di moog e organo splendide, che sottolinenano la provenienza jazzistica di Hansson, per quattro anni e solo fino a quello prima con il batterista Janne Carlsson per 3 album di psichedelia fluttuante e boogaloo (1966-1969, imperdibile “Monument“ su Polydor del 1967 ).
Nei dischi successivi, a partire da “Magician’s Hat” (anche quello su Charisma) dell’anno successivo, Hansson non sarebbe più riuscito a fare di meglio. Nel 1997 tornò a suonare con Carlssen per un anno per tornare però nel suo ritiro dorato e mantenere un contenuto basso profilo.
Il lavoro svolto incessantemente dal 1965 al 1975 restano fondamentali per lo sviluppo della buona musica svedese e le sue influenze sono ancora oggi riconosciute come nel nuovo disco dei Dungen, “Tio Bitar“.
Ernesto de pascale
Speciale Svezia
guardando la città vecchia
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