Are you ready to be heartbroken?
Molti artisti svedesi hanno un debole per sonorità tropicali e ambientazioni sonore così distanti dai landscapes sonori delle proprie terre e Lekman, un piccolo eroe pop locale e non - è un campione nel proporre una musica calda e avvolgente, confortato da un timbro vocale gradevole e riconoscibile. Dopotutto basta entrar in un qualsiasi centro commerciale di quelle parti e capire il senso di accoglienza e di confort che gli svedesi cercano ed offrono; non è un caso che Jens in quei luoghi vada fortissimo.
Attesissimo, “La notte scende su Kortedala”, il quartiere di Goteborg presso cui ha sede lo studio di Jeans - il Kortedala Beaty Center - riflette la solitudine dell’artista che lamenta una certa depressione locale, in un ambiente suburbano dove dopo le 21 scende una sorta di ideale copri fuoco.
Un tono di agrodolce libertà, attraversa le 12 canzoni di “Night Fall Over Kortedala“, canzoni scritte benissimo con nelle orecchie da un parte le melodie care Morissey, dall’altra Scott Walker, nel centro la lucidità orchestrale del miglior sunshine pop dei tardi sessanta, aumentate da una certa imprevdibilità del nostro, originale quando si sente sicuro di poter dire qualcosa e non a tutti costi.
La solitudine del “A-Letto-Dopo-Carosello” del quartiere di Kortedala a Goteborg deve aver fatto girare nel cervello in costante ebollizione del nostro Lekman numerosi ingranaggi: la suntuosa “If I Could Cry (It would be like this)” o la ninna nanna orchestrale di “It Was a Strange Time in My Life” e non di meno certi avvenimenti serali - aggressioni verbali e fisiche, lunghe passeggiate sotto la neve in totale solitudine, anziani a spiare le strade con binocoli a infrarossi da dietro le tende, adunate sediziose di nazi skin, la luce di mille televisori che si riflette per strada e altre amenità - restituiscono a “ Night Fall Over Kortedala” un senso di vuoto emotivo anemico che Jens riempie con una bella raccolta per cuori infranti, bella anche se di Lekman e della sua vita quotidiana niente si sapesse. In altre parole, un disco che regge!
Jens, totalmente autosufficente nella suo studio beauty farm assembla un produzione non povera che sa sfruttare a fondo campionamenti, elettro acustica e spazialità effettistica per un risultato che suona personale, più ancora che originale, come nella spumeggiante “Kanske Ar Jag Kar i Dig“. Finale inatteso in stile vaudeville nordico con “ Friday Night at The Drive-In Bingo” descrizione di un breve, speranzoso, giro in autobus verso la campagna che si conclude e si stempera in toni un po’ cheap, un po’ trash, un po’ mesti presso il Bingo del locale Drive-In, con immagini ideali e sapori sonori e che farebbero l’orgoglio del miglior cinema di Aki Kaurismaki!
Insomma, Pure Pop for Heartbrokens in Empty Towns!
Ernesto de Pascale
Speciale Svezia
it's saturday afternoon in Stockholm
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Track List
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