Fashinating, Beautiful, Intense and Unadultered musical voyage toward the unexpected. Essential for this current year, 2007!!!
Uno dei dischi più interessanti ascoltati ultimamente proviene dalla Svezia è quello di un duo, Wildbirds & Peacedrums, Marias Wallentin ed Andreas Werlin, il cui disco d’esordio “Heartcore” è quanto di più sofisticato e allo stesso tempo scarno si potrà ascoltare in giro.
Tutto basato sull’incontro della voce di Marias con le percussioni, il piano, l’armonium - gli strumenti che fanno da padrone, non ci è dato sapere da chi suonati, probabilmente proprio Andreas - entrambi adagiate su un soffice ed intelligente tappeto di elettronica, l’esordio di Wildbirds & Peacedrums è una proposta originale, un mix vocale e strumentale fra Julie Driscoll, Bjork, Grace Slick e l’ensemble di Marylin Mazur, fra Sidsel Andresen, Scout Niblette e la Nico di Marble Index.
Melodie popolari e assolutamente lontane dal mondo della canzone si innalzano con grande rigore. Marias Wallentin pare avere chiaro l’idea di melodia e di rappresentabilità vocale di essa e non è mai incerta, mai un cedimento e i brani, pur nella loro originalità, rispettano i timing tipici delle canzoni pop (si ascolti “The Way Things go“ o la successiva “Bird“, dalle venature afroblues).
L’album, in inglese, quaranta minuti per dodici brani, scorre mai noioso, dalle campane iniziali di “Pony”, il brano dalla struttura più regolare del cd, fino alla conclusiva “We Hold Each Other Song” si viaggia verso nord, fuori dalle grandi città, verso l‘ignoto.
Da avere a tutti i costi e ascoltare ripetutamente!!!
Ernesto de Pascale
Speciale Svezia
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