Back from nothing the much talked unfinished Sandy Denny’s Fotheringay second album now brough to life from remaining members. And it’s a big surprise, as godo as the first album
Della breve stagione dei Fotheringay di Sandy Denny, Trevor Lucas, Jerry Donohue, Pat Donaldson e Jery Conway si è più volte parlato. Il gruppo, formatosi alla fuoriuscita di Sandy Denny dai Fairport Convention nella primavera 1970 si sciolse infatti nel Gennaio 1971 quando la stessa decise di cedere alle pressioni di coloro i quali la volevano solista a tutti i costi. Fotheringay furono invece la sua casa, il rifugio per la fragile artista il cui maggior nemico era se stessa. Del gruppo restò un bellissimo unico album ma tutti erano a conoscenza di un abortito secondo disco. A trent’anni dalla morte della Deny e a venti da quella di Trevor Lucas, i restanti membri del gruppo grazie alla tecnologia digitale sono riusciti a recuperare il magico feeling di quelle ultime registrazioni - e credete il recensore, il feeling è veramente magico - per pubblicare il mai stampato secondo album dei Fotheringay.
Qualcuno potrà obbiettare che le registrazioni vocali sono solo delle tracce guida ma avete forse presente Sandy Denny cantare? La sua perfetta voce intona brani che avrebbero poi visto nuovamente la luce sul primo album solista della ragazza The North Star Grossam & The Ravens come Late November e Gypsy Davey ma sono brani come Wild Mountain Theme e una versione mozzafiato del tradizionale Silver Threads & Golden Neddles suonato dal gruppo con un inusuale incedere lento a fare la differenza. Completano e alzano di una spanna sopra il resto l’opera Restless e Bold Jack Donuhue affidate a Trevor Lucas, due brani che mostrano l’importanza tangibile del marito della Denny nell’impegno di gruppo mentre John The Gun è l’unico brano davvero finito all’epoca del disco che si rivela non meno bello dell’album che tutti conosciamo e che consigliamo vivamente a quanti amino il migliore folk rock britannico e la Denny.
Ernesto de Pascale
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