Joan Osborne’s new album is a safe collection of songs for his long term fans.
Succede alle volte di essere schiacciati dal proprio inaspettato successo. ‘One Of Us’ nel 1995 fece conoscere al mondo Joan Osborne: bella voce, capelli riccioli biondi ed una ballata orecchiabile dal testo solo velatamente “arrabbiato”. Il successo planetario di quella canzone fece passare in secondo piano il fatto hce il disco, ‘Relish’ fosse composto di una serie di canzoni più chae valide.
‘Little Wild One’, il nuovo album di Joan Osborne riprende molto da quel disco: 11 canzoni pop rock, ben suonate, perfette per le radio americane, perfettamente bilanciate tra il melanconico ‘Sweeter Than The Rest’ e le reminescenze sixties di ‘Rodeo’.
In momento in cui Sheryl Crow stenta a trovare un’armonia tra musica e contenuti, Joan Osborne gioca la carta di inserirsi nel mercato delle belle e intelligenti quarantenni, sfoderando canzoni che contengono il refrain memorizzabile senza scendere troppo a patti con le esigenti leggi delle classifiche.
Per ironia della sorte però, manca questa volta il pezzo forte, l’hit single trascinante, quello che permetta all’album di vivere e non perdersi tra le infinite uscite discografiche.
A chi segue Joan Osborne questo disco piacerà, ma potrebbe piacere ad un pubblico ben più ampio, se solo ne avesse la possibilità ed il tempo.
Jacopo Meille
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Track List
Hallelujah in the city
Sweeter than the rest
Cathedrals
Little wild one
Rodeo
To the one I love
Daddy-o
Meet you in the middle
Can’t say no
Light of this world
Bury me on the battery
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