The pop outsider is still eager to experiment.
Lindsey Buckingham è per molti colui che ha reso i Fleetwood Mac una macchina da soldi che dalla metà degli ’70 non ha mancato l’occasione di sfornare un hit single. Eppure Lindsey Buckingham è, almeno ai miei orecchi, uno tra i più incredibili ricercatori e sperimentatori di suoni che la musica “pop” abbia mai avuto. Un musicista che ha osato sempre basta pensare al doppio ‘Tusk’ e che da alcuni anni siè preso una pausa dai Fleetwood Mac per dedicarsi alla sua carriera solista.
In questa seconda parte del 2008 escono ben due album e un DVD: dalle caratteristiche completamente diverse Il disco live riscopre il piacere di giocare con i “vecchi” successi a cui si aggiungono le canzoni tratte dall’acustico ‘Under My Skin’ e qualche sorpresa come ‘Go Insane’ a cui è dato un nuovo “vestito”. Tutti gli arrangiamenti sono ridotti allo stretto indispensabile basso, batteria, chitarra e tastiere dando maggiore risalto alle armonizzazioni vocali.
Al CD è allegato un DVD con la stessa scaletta e l’aggiunta di un brano ‘Tusk’ che documenta l’esibizione mostrando la grinta e la carica che il nostro possiede dal vivo.
‘Gift Of Screws’ è invece una collezione di inediti, scritti con il supporto della moglie Kristen e del figlio Will, in cui Buckingham continua la sua ricerca sonora che mescola suoni ruvidi e a tratti acidi a melodie e atmosfere pop. ‘Great Day’ è dominata dalla chitarra acustica che smorza la ritmica minimale, mentre in ‘Love Runs Deeper’ si torna alla classica melodia killer da top 10.
In ben due brani poi tornano i compagni Mick Fleetwood e John Mc Vie e non a caso sono i brani in cui si respira aria Fleetwood Mac, soprattutto in ‘Wait For You’ con il suo riff vagamente bluesy.
A chiudere il disco due brani che rappresentano gli estremi della scrittura del chitarrista californiano: la folle title track piena di urla su un tappeto rock’n’roll alla ‘Birthday’ dei Beatles e la ninna nanna di ‘Underground’. Lo Yin e lo Yang, il fascino degli opposti che nella musica di Lindsey Buckingham trova spesso una possibile unione sonora.
Jacopo Meillle
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