Stanno tornando un po’ tutte le signore minori del folk inglesi: Shelagh McDonald, Alison O’Donnell, Alisha Sufit.
E’ la volta adesso di Marianne Segal, riapparsa con i Circulus già nel 2005, che vede ristampato l’unico album della sua band, Jade che con Fly On Strangewings, del 1970, segnarono un passo importante - se pur rimasto poi per motivi astrali, minore - per il folk rock e per la sua visibilità futura.
Grazie al talento di musicisti come John Wetton al suo debutto su nastro, Pete Sears, in cerca di quella fortuna trovata dopo qualche anno nei Jefferson Starship, James Litherland dei Colosseum, Michael Rose di Eclection, Terry Cox dei Pentangles, Clem Cattini, Pete York ( Spencer Davis Group) la Segal e i suoi compagni d’avventure Dave Waite e Ron Edwards (Piccadilly Line, poi con Edwards Hand, il primo album prodotto da George Martin dopo lo scioglimento dei Beatles), firmò un classico che suona ancora attuale nella storia dell’ acid folk britannico.
Grazie alle spalle del solido editore Dick James Music - un attimo prima dell‘esplosione del duo Elton John e Bernie Taupin - la band Jade potè permettersi lussi usualmente non riservati agli esordienti. Fu solo l’inesperienza a fermare una bella storia che in meno di un anno portò la band in America e in tour in Gran Bretagna. Tutto si dissolse alla fine del 1971, lasciandd molti a bocca aperta
La Segal, che dopo l’esperienza con il trio si focalizzò su una carriera solista che non prese mai il volo, decise al fine di salutare le scene nel 1975. Ritornò però nel 2005 con i neo folk Circulus nell’album The Lick on The Tip Of An Envelope Yet To be Sent interpretando Swallow, un demo che Marianne aveva inciso nel 1972 per l’editore Dick James e che appare nella sua forma originaria qui. A dimostrazione dell’universalità della scrittura della Segal e del trio Jade.
Per completare un glorioso ritorno sulle scene dell’acid folk adesso mancano solo Liquorice e Rosie Simpson di Incredible String Band. C’è chi dice che le prossime a farsi vive saranno proprio loro due.
Ernesto de Pascale
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