SPECIAL
Military Tattoo Festival
Edinburgh Castle, 18 agosto 2011
Spectacular atmosphere with bands from all over the world
La cornice è tra le più affascinanti. Il cortile del castello di Edimburgo rappresenta infatti uno scenario di grande effetto grazie alla costruzione antica che fa parte a pieno titolo dello spettacolo. Il Tattoo, anzi il Royal Edinburgh Military Tattoo, è non solo un festival di bande militari da tutto il mondo. E' uno dei simboli dell'orgoglio scozzese, con l'alto patronato della corona britannica, grazie anche all'apoteosi dello strumento musicale che viene da quella terra, la cornamusa. L'inizio e la fine dello spettacolo sono affidati all'impatto sonoro delle bagpipes con i complessi militari appositamente dedicati a valorizzarlo. Battaglioni scozzesi, irlandesi, ma anche dei fieri gurka nepalesi, che rappresentano il legame con il vecchio impero, e del sultanato dell'Oman.
Musicalmente si tratta di un festival particolare, anche perché la visione è spesso preponderante sull'ascolto. Ma ci sono molti elementi di interesse: innanzitutto la bravura di alcuni complessi di suonare in situazioni particolari, come la banda dell'esercito olandese che arriva in bicicletta con tutti gli strumenti, percussioni ingombranti comprese. Poi il repertorio che va al di là delle marce militari, con incursioni nelle tradizioni popolari e nella musica classica, jazz e da film.
La banda della marina brasiliana ha infatti proposto un brano del nord est del paese, Baianinade Nago, quella tedesca ha portato il suono del corno delle Alpi, mentre gli olandesi hanno eseguito, una volta scesi dalle biciclette, i temi di Harry Potter e del Signore degli anelli oltre alla Notte sul Monte Calvo di Modest Mussorgskij e a Brand New Day di Quincy Jones.
Tornando alla spettacolarità, costante nell'ora e 40 di esibizione, è lo stesso castello usato come maxi schermo a dare man forte alle formazioni che si muovono in modo perfetto sul terreno. Non per niente ogni sera del mese di agosto il Tattoo di Edinburgo registra il tutto esaurito.
Michele Manzotti
