Good tradition e musical skills from Scotland
Hanno scelto il gaelico come lingua ufficiale della propria musica. I Dàimh, che si considerano un super gruppo essere composti da musicisti considerati tra i migliori solisti della Scozia, sono una formazione che si muove perfettamente nella tradizione ma proponendola in modo nuovo. Tutto questo senza usare strumenti elettrici, piuttosto utilizzando cornamuse, violino, bodhràn, banjo, mandolino, chitarra con sonorità rinnovate. Più ritmo, più dinamica, ma anche più lirismo. Ed è proprio questa particolare varietà nel repertorio a far apprezzare questo disco, in pratica un alternarsi continuo tra ballate che trovano nella voce di Alex MacMillan la punta di diamante e danze strumentali (gighe, reels e altre) eseguite con grande maestria e virtuosismo. Un album che rende familiare anche l'ostico gaelico, lingua lontana non solo dal nostro mondo neolatino ma anche dal quello anglosassone, nelle ballate che trattano di amore, morte, emigrazione e botti di birra, come indicato da appositi simboli sul disco. Sottolineiamo Sporan Dhòmhnaill, dedicata alla fine delle libagioni con gli amici di un padre di famiglia, An Caol Loch Eilt che descrive un amore contrastato, ed He ‘m èille sulla battaglia di Culloden contro gli inglesi. Gli strumentali sono il giusto anello di collegamento tra le canzoni per un disco che non lascia tregua nelle emozioni tra tristezza e allegria. Un pregio, senza dubbio.
Michele Manzotti
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1. Sporan Dhòmhnaill
2. Ida’s Jigs
3. Mo Mhàili Bheag Òg
4. Lads and Lasses
5. An Caol Loch Eilt
6. Taighean Geala
7.‘S dubh choisich mi ‘n oidhche
8. Clann Mhàrtainn
9. He ‘m èille
10. Lock and Load
11. Nan ceadaicheadh an tìde dhomh
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