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ANTEPRIMA

Paul Weller- As is now
(V2)
www.paulweller.com



Groovy Mid life diary by the Godfather of new Modernism & Brit Pop.
Don’t missi hime live in Italy at the tail end of October 2005


Anticipato da un singolo pubblicato nel bel mezzo dell’estate e utile solo al mercato britannico, Paul Weller torna dopo un disco di belle cover versions, divertente ma inutile, a ben quattro anni dal suo precedente album in studio, “Illumination”, del settembre 2002..
Con “as it is” ristabilisce il suo ruolo centrale di Padrino del movimento Mod e di influente patriarca dell’intera nuova scena britannica. Se, non a caso, il Brit Pop deve tutto a lui, il musicista di Woking si affranca decisamente da qualsiasi sonorità che in qualche modo potrebbe ricordare quel dorato periodo della musica britannica di soli dieci anni fa.
“As is now” è invece un album variegato, adulto e ben congegnato, assolutamente originale.
Appare l’amore per i Beatles ( “Savages”, “ Here’s the good news”) e quello per un movimento di dolce psichedelia melodica che gli inglesi seppero difendere e conservare dinanzi all’avanzata dell’estate dell’amore californiana nella seconda metà dei sessanta.
L’album di Weller però non è mai retrò ma semplicemente maturo e ottimamente arrangiato; certi brani non sarebbero sfigurati nel suo capolavoro ”Stanley Road “ a cui Paul più volte fa riferimento come in “Fly Little Bird”, il brano che gli Ocean Color Scene avrebbero da sempre voluto scrivere.
Weller dà insomma dignità alla sua mid life experience con un album che aspettiamo adesso vedere in tournee ( in Italia dal 26 al 29 ottobre prossimo) specialmente per ascoltare i brani più ricercati che si mostrano in tutta loro autorevolezza nello scorrere, minuto dopo minuto, del lavoro ( “Roll along summer” con il suo andamento swingante è uno dei migliori).
Si va verso il termine dell’album con “Bring back the funk “, un brano d’ ispirazione nera che sarebbe piaciuto al Marvin Gaye di “What’s going on” ma che non perde il suo essere intrinsecamente inglese e in cui svetta una coda simil house che recupera certi esperimenti di Paul nei tardi ottanta, veramente adatta alla atmosfera dell’intero brano così ricco di groove.
Con “The pebble and the the boy “ un melanconico brano in cui Weller siede al al piano e canta accompagnato solo dall’orchestra, termina il miglior album da qualche anno a questa parte dell’ex leader dei Jam e degli Style Council.
“ As is now” è la conferma che la musica britannica dovrà ancora a lungo fare i conti con la sua eccellente musicalità.

Ernesto de Pascale.

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