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Greil Marcus - Like a Rolling Stone, Bob Dylan at the Crossroads
(Faber & Faber,2005)



Enlightining, revelatory, unmissable. Music book of the Year 2005

Greil Marcus in “Like a Rolling Stone” un’analisi al limite del paranormale della canzone – secondo lui e molti altri – chiave del repertorio del cantautore di Doluth, Minnesota, compie il suo più bel viaggio nell’America che Bob ha cercato di rappresentare e che torna prepotentemente alla ribalta con le scene di disperazione intorno alla New Orleans del dopo Katrina. In una approfondita quanto mai concisa analisi del sottovalutato film “Masked & Anonymous” ( mai visto in Italia, pagine 72 – 77) Marcus svicola tutte le backroads del chi siamo, del perché siamo qui, del dove veniamo e dove andiamo, del quando siamo arrivati, rubando dalle labbra del giornalista Tom Friend (l’attore Jeff Bridges nel film)la chiave che apre il mondo di Bob. You had to be there”, “Dovevi esserci”.
Perchè Dylan continua a girare il mondo per permetterci un giorno di recitare agli altri proprio questa frase. E in una lunga, agognante, via crucis di concerti descritti dai suoi recensori come “straordinari” ma – solo pochi mesi dopo – incomprensibili ai molti( non a Marcus che nel libro trova motivazioni in esibizioni del 1963 ), Dylan ci si offre. Martire, santo, puttana ? Solo un uomo che ha smesso molto molto tempo fa di porsi domande e darsi risposte. Altrimenti non sarebbe mai riuscito a registrare un tale capolavoro in soli due take completi. Rivelatorio, imperdibile, illuminante.

Ernesto de Pascale


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