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Louis Cantor - Dewey & Elvis, the life and times of a rock & roll deejay
(illinois press)
www.press.uillinois.edu
Tell ‘em Philips sencha
Memphis negli anni cinquanta fu la casa del rock & roll, o meglio di una vera e propria rock & roll life, grazie a personaggi come il dj Dewey Philips di WHBQ, meglio conosciuto come “Daddy-O” e a stazioni radio WDIA co personaggi come Rufus Thomas al microfono.
Dewy Philips con il suo programma “Red, Hot & Blue” fu un eroe dei giovani del Sud ben 2 anni prima dell’avvento di Alan Freed a Philadelphia e del suo Moondog show e del lancio da parte di quest’ultimo del termine “rock & roll”.
Dewey ebbe molti meriti e quello per cui è più celebre è leggendo il bel libro di Cantor il meno importante: l’aver portato per la prima volta davanti a un microfono radiofonico il giovanissimo Elvis Presley. Ben altri, infatti, secondo Cantor ma anche Peter Guralnick e Stanley Booth, i meriti di Philips primo fra molti la capacità di essere sempre imprevedibile, sovvertendo tutti gli stilemi della radiofonia dell’epoca. Elvis, così come tutta la musica del periodo, ebbero bisogno di personaggi come Philips che, per placare la sua insanabile voglia di vivere, mise in piedi casini inimmaginabili. La frase “ Tell ‘em Philips sencha ” (Tell Them Philips sent You”) divenne un modo di dire americano al punto tale che Lionel Hampton scrisse addirittura un brano dallo stesso titolo.
La velocità che caratterizzò il suo intercalare rispecchiava la vita di Dewey e questa pretese da Daddy-O un alto pedaggio. Nei tardi anni cinquanta il comportamento di Philips divenne sempre più erratico. Da sempre grande bevitore di superalcolici divenne dipendente da antidolorifici a causa di due incidenti automobilistici( Dewey non perse neanche un programma, trasmise dal letto d’ospedale!). perse presto il suo show televisivo, quello radiofonico a seguire. Iniziò presto un’odissea durata dieci anni in cui cambiò stazione radio ogni stagione, alternandosi fra Memphis e Little Rock, in Arkansas. Nel suo delirio quotidiano iniziò a chiamare tutti quelli che lo circondavano “Elvis”. Il suo ultimo ingaggio fu presso una piccola stazione radio a Millington, TN. Morì, convinto di essere in onda, nel 1968. Aveva solo 42 anni.
Il suo show, che prevedeva imitazioni, voci fasulle, telefonate guidate riascoltate oggi non avrebbero sfigurato nei maggiori network odierni. Ma con una colonna sonora di vero rock & roll. Che sballo !
Un cd di “red, hot & blue” è reperibile scrivendo a: Memphis Archive, P.O.Box 171282 Memphis, TN U.S.A
Ernesto de Pascale
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