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Serge Gainsbourg - D’autres nouvelles des etoiles
(Universal)
Hey, Tom Waits! Eat your heart out. Finally on Dvd a collection of The French Genius at work at his most ispirational. Essential!
Cantautore, performer, pittore, scrittore, regista, brillante compositore, autore di testi difficilmente superabile Serge Gainsbourg in una carriera lunga trent’anni anticipò tutti di molte distanze e con il suo humour agrodolce interpretò bene i cambiamenti sociali dei decenni che attraversò. Dissoluto per scelta e conscio del suo talento immenso, Gainsbourg privilegiò le passioni a tutto il resto e produsse un corpo di lavoro molto emozionale. Ispirato dalla creatività romantica e selvaggio fu esempio per molti ma impareggiabile e mai eguagliato in vita. Alla sua scomparsa, per troppo vivere, ci avrebbe lasciato una quantità di materiale di varia provenienza che negli anni a venire ha fatto e continua a fare la gioia di una nuova generazione di fan. Famosissimo in vita e considerato pressoché intoccabile in patria ma per questo a volte accantonato Gainsbour fu talent scout e sperimentatore ma tutto quel che produsse e tutto quel che, più in generale svolse in vita, lo fece con grazia e stile, con la faccia dell’incompreso conscio che difficilmente potrà essere capita del tutto.
Capace di tradurre la misoginia e la misantropia in una lucida attitudine creativa, Serge Gainsbourg, anche dopo il primo attacco di cuore del 1973, non smise mai d’essere aggressivo, coraggioso pur nelle avversità generali (il mondo circostante aveva quasi paura a relazionarsi con lui e lui non fece nulla per assecondarlo) incidendo addirittura un album con dieci canzoni antifemministe negli anni più intensi di quello e da lì a poco un brano intitolato ”Nazi Rock”. Gainsbourg non volle però mai meravigliare gli altri, piuttosto lui stesso e osservare fino a che punto sarebbe potuto arrivare una delle poche cose che gli dava davvero soddisfazione- convinto che le sue idee fossero davvero tutte realizzabili( si pensi a “La Decadanse”, “Lemon Incest”, “la Marseillaise” in versione reggae e molto altro).
Nonostante la vicinanza con l’Italia e la Gran Bretagna, la grand’arte di Serge Gainsbourg non superò mai i confini del suo paese. Nella élite del rock internazionale l’artista francese fu molto presto riconosciuto come un genio, dai musicisti giamaicani agli americani che corsero per suonare con lui fino agli editori internazionali che lavorarono con e per lui, ma proprio come la maggior parte dei geni l’aura d’intoccabilità che lo circondava gli si ritorse contro e il suo successo internazionale non andò oltre la celeberrima “Je t’aime”.
“Serge Gainsbourg; D’autres nouvelles des etoiles” è un documento video eccezionale: 280 minuti di puro Serge un po’ in tutte le occasioni ed è il frutto di una ricerca ben fatta da parte da parte dell’Universal francese e del fondo Gainsbourg. Di massimo interesse il ritrovamento del primordiale video- documentario dedicato a “Histoire de Melody Nelson” del 1971, la sua opera più visionaria e psichedelica che, ancora oggi, regge alla prova del tempo.
“D’autres nouvelles des etoiles” è’ tutto interessante e lo si consiglia senza riserve; è l’opera video più completa fino ad oggi mai realizzata sull’artista e non nasconde il fascino di un uomo che fece girare la sua vita intorno alla passione. Un doppio dvd che alterna ai filmati e ai video alcune, illuminanti, conversazioni su temi che fortificano lo spessore di Serge (bellissima quella dedicata al cinema).
L’arte di Serge di raccontarsi con i suoi parlati super sensuali nelle canzoni senza mai perdere il groove (come in “Love on the beat” anni ottanta a palla!- con Bambou che balla seminuda in un’ambientazione un po’ kitsch che ricorda i primi anni del programma italiano televisivo di classifiche ”discoring”) resero, proprio negli ultimi anni, il Bukowski francese ancora più ammaliante e maledetto. Gainsbourg riuscì così a prendere per i capelli una nuova generazione di fan e a portarli dalla sua parte. E la lenta e rovinosa discesa di Serge verso l’abbrutimento finale, che scandisce il tempo cronologico di questo doppio dvd, ha un suo fascino di cui anche l’artista pare compiacersi fino alla annunciata parola fine.
Ernesto de Pascale
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