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Roberto Terzani - Hits
Edel
One of the best Italian rock bass player goes solo, playing genuine rock’n’roll.
Roberto Terzani è il bassista rock per eccellenza d’Italia, e non solo perché ha militato in formazioni importanti degli anni ’80 (Hypnodance e Windopen), dei ’90 (Litfiba) fino ad arrivare alla Piero Pelù band, ma anche per il suo modo di vivere la musica. Il suo primo disco solista è un album sicuramente rock con tutti i pregi ed i difetti di questo genere che, pur essendo stato codificato in ogni sua sfumatura, continua - in barba a molti altri generi - ad essere vivo o, quantomeno, vitale. Le tredici canzoni dell’album sanno colpire ed accarezzare, merito di una band ben affiatata, ed hanno il pregio di non rimandare direttamente ai gruppi in cui il bassista ha suonato e di cercare, per quanto possibile, di mantenere un proprio stile. L’uso dei cori e l’attenta scelta delle armonie vocali è sicuramente un elemento che dà colore e personalità alle canzoni. Le chitarre graffiano, ma il missaggio tende a smorzare il loro impeto nei brani più riff based come ‘Showbiz’ o ‘Outsider’ che perdono un po’ del loro grezzo fascino, ma questo è, ahimè, un antico tarlo proprio della musica italiana a volte troppo attenta alle parole piuttosto che ai suoni ed alle note. Già, le parole: forse questo è l’aspetto del disco in cui Roberto Terzani si avvicina di più alle sue esperienze passate, in particolare ai Litfiba. Nei pezzi rock infatti, c’è come la voglia di trovare delle frasi ad effetto, degli slogan facilmente memorizzabili, e non sempre però il risultato è del tutto convincente (‘Showbiz’ o ‘Up & Down’), specie se confrontato con altri testi dell’album come ‘Onde’, ‘Piccoli Così’ o ‘Tempo’ che meglio si fondono con il feeling generale delle canzoni. Non resta che aspettare l’occasione di ascoltare Roberto Terzani ed i suoi “hits” dal vivo, dove i pezzi sono nati, e dove devono tornare, per rendere al 100%.
Jacopo Meille
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