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Shemekia Copeland - The soul truth
(alligator)
www.alligator.com
Do it or die new radio friendly album by the next big thing of blues
Shemekia Copland cerca con “the Soul truth” di occupare il segmento occupato una volta da Aretha Franklin con un album che ammicca a un pubblico ben più vasto del blues, sia dal punto di vista sonoro che da quello dei testi e dei messaggi. Realizzato da Steve Cropper e con molti ospiti importanti da Felix Cavaliere dei Rascals, a Chuck Leavell, da Dobie Gray a Reggie Woten fino ai Muscle Shoals Horns e Chester Thompson alla batteria, il nuovo album della Copland è fatto senza lesinare mezzi ed è davvero il disco con cui Shemekia deve farcela per non essere destinata a restare nel purgatorio per il resto della vita. La figlia di Johnny Copland ha lavorato sodo negli ultimi dieci anni ed ora, trentenne, ha l’autorevolezza necessaria per il salto di qualità. Intorno a lei ruota un team di tutto rispetto che la ha spedita dritta dritta su tutte le copertine di riviste di blues, soul e rhythm & blues del mondo. Ci sono quindi controindicazioni al suo successo globale? Non molte, se non un piccolo, grande, particolare: le canzoni sono davvero niente di nuovo. I brani originali sono costruiti perfettamente- “strong enough”, ”who stole my radio”, ”you can’t have that” per citare tre buoni brani che vanno in tre direzioni differenti ma tutto resta un po’ lì. Ci sono in”the soul truth” tutte le caratteristiche che un disco di rhythm & blues oggi deve avere per farsi notare, ma manca il guizzo, l’originalità, l’unicità. Un po’ Tina Turner, un po’ Aretha Shemekia Copland forse vorrebbe essere Shakira ma sarà dura. Molto meglio nel duetto con Dobie Gray, l’interprete del sempreverde “Slip away”, in “honey do that voo-doo” di Cropper e nella conclusiva “something heavy” del non dimenticato Eddie Hinton (sono, questi, gli ultimi tre brani del disco) che rappacificano la Copland con Il Popolo del Blues e indicano la strada migliore da intraprendere se il successo dovesse voltarle le spalle.
Ernesto de Pascale
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