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Supergrass - Road To Rouen
Emi 2005
The best band from the early ’90 British invasion carries on with his personal journey through classic rock and - surprisingly enough rocks!
Tra tutte le band nate nei primi anni ’90, i Supergrass sono quelli che, alla distanza, hanno regalato le maggiori soddisfazioni a noi immarcescibili appassionati di musica. Dopo infatti i primi due dischi più smaccatamente pop - pop di classe s’intende - nel 1999 i nostri pubblicano l’album omonimo con il quale danno libero sfogo al loro amore per la musica inglese di fine anni ’60 e inizi ’70. L’immagine che più può definire la musica che da quel momento i Supergrass hanno proposto è quella di una soffitta piena di cimeli di famiglia nella quale è bello andare perché lì, più di ogni parte della casa, ci sentiamo a nostro agio: ci possiamo vestire con gli abiti ingrigiti di qualche parente mai conosciuto, sentire vecchi dischi che ai nostri orecchi acerbi suonano così nuovi e speciali, riappropriarci di un tempo che fu e che diventa nuovo proprio nel momento in cui lo riviviamo.
‘Road To Rouen’ è la nuova soffitta da esplorare: tutto suona polveroso - la voce filtrata o gli archi volutamente falsi - eppure così vivo e fresco al tempo stesso. C’è il glam dei T. Rex alla base di canzoni come ‘Roxy’, l’humour inglese dei Kinks nello strepitoso strumentale ‘Coffee In The Pot’, c’è il rock, quello vero britannico, nella title track, c’è la psichedelica che rimanda i Beatles di ‘A Day In The Life’ o ai Rolling Stones più pasticcioni di ‘Their Satanic Majestic Request, ci sono insomma 9 canzoni che devono e vogliono essere ascoltate perché lo meritano più di tanti altri dischi in uscita in questo momento.
Jacopo Meille
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