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Boogie Stuff featuring Jimmy Carl Black - Have Mercy
(Sky )
www.boogiestuff.com
15 anni on the road e neanche l’ombra di un acciacco, di un attimo di smarrimento. Sono i tedeschi Boogie Stuff, solidi come sempre con il loro repertorio misto di brani originali e cover che non disilluderà i fan di quel Classic Rock a cui molti si aggrappano adesso sull’onda della generale sconfitta e del generale stato dismesso del music business.
I Boogie Stuff sono abbastanza tamarri da piacere al pubblico ciuchedelico dei pub tedeschi e a quello un pò più ricercato ( ma non troppo) delle piccole sale da concerto che sa riconoscere fra una cover degli ZZ Top, una dei Thin Lizzy e una di Jim Suhler.
A conferma della loro insolenza e di quanto siano pecioni e burini i tre Boogie Stuff hanno anche la faccia tosta di mettere mano addirittura a Funky Town, un pasticcio da discoteca della metà dei settanta e trasformarlo in un blues rock che lontanamente ricorda i primi Doobie Bros, quelli di “The Captain & Me “, per intendersi. Ma i tedeschi sono fatti così, non c’è da biasimarli più di tanto !. Provate a entrare in un loro locale d’inverno e ne vedrete delle belle. Da questo punto di vista bisogna proprio dire che i Boogie Stuff sono veri sobillatori di un pubblico della serie “ se non è ubriaco non lo vogliamo “ !. Si spiega allora il suono saturo, sempre forte, anche nelle ballate, quel suono che d’inverno riscalda. Sono certo che i gestori sono ben felici di farli suonare nei loro localacci puzzolenti. Altrimenti 15 anni on the road a questo ritmo, come li spieghereste voi ?
Ma è quando in fondo al disco arriva poi l’indiano delle primissime Mothers of Invention, Jimmy Carl Black, sessant’anni suonati e la testa ancora alta, sopra le nuvole, che comincia la vera festa. Black che non canta ma sbraita come solo uno di Topanga Canyon sa fare è un piacere ascoltarlo ancora alto nella sua follia insieme ai tre. Jimmy, cresciuto facendosi le ossa nelle sale da ballo d’esercito americano nei tardi anni cinquanta conosce come mettere su una vera rissa con due sole frasi di rock & roll. Qui si trova davvero a suo agio e così- dopo alcuni anni trascorsi a Vicenza (???) - rieccolo fare capolino in Germania . Il lupo perde il pelo ma non il vizio e Black si lancia in un brano autobiografico ( “Indian of the Group “ ) che si mutua velocemente in “Who do You Love “ per terminare la sua troppo breve apparizione con “Black limousine “. il pubblico gode e si fa sentire e partecipa alla registrazione con pathos e calore, il gruppo ci dà dentro di brutto e Jimmy Carl Black rischia il millesimo collasso. Permettendo così ai Boogie Stuff di portare onestamente a casa la pagnotta e forse un pò di più, senza doversi sputtanare con cagate varie ma controfirmando piuttosto un importante lasciapassare per il gruppo. Quello della credibilità.
Ernesto de Pascale
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