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Reigning Sound Too Much Guitar
(In the Red)
www.intheredrecords.com
Trio durissimo, sulla scia dei Blue Cheer di “Vincebus Eruptum” con un cantante che ricorda in maniera spettrale Roky Erikcson dei 13th Floor Elevator, i Reigning Sound, da Memphis, sono la cura per chi necessita del rock & roll a alto tasso di violenza. In questo secondo album suonano tutti i brani ( dieci originali, quattro cover ) al massimo delle loro possibilità e sorprendono quando, dopo un avvio che ti inchioda al muro e un secondo brano sporco e marcio si lanciano in una ballata elettrica accelerata ma pur sempre una ballata degna di “Blonde on Blonde “che ne mostra un versante più profondamente sudista. In questo “Too Much Guitar “ aleggiano gli spettri di Jim Dickinson ( il padre dei due fratelli North Mississippi AllStar ), il soul locale ( in una pazza versione di “You Got me Hummin’ “ di Hayes e Porter, il cui successo si deve a Sam & Dave ) e del British Beat.
Disco che niente aggiunge al rock & roll, se non perpetuarne la solidità e il buon stato di salute, quello dei Reigning Sound è un sound da club che piacerà ai seguaci dei Flehstones come dei vecchi Seeds di Sky Saxon o dei fiorentini Ray Daytona and the GooGoo Bombos. Musica onesta al limite della naivete fuori dal tempo ma che da soddisfazione a chi la suona e a chi la ascolta. Un buon disco che cresce ascoltandolo e seguendo una scaletta ben fatta, cosa difficile visto il genere con nessuna sbavatura né concessione ottima “Drowning “ - da parte di una band minore ma che appartiene a quella categoria garage che sono l’ossatura dell’odierno Rock & Roll.
E un occhio di attenzione anche all’etichetta, la In The Red, che produce sempre del buon materiale, una sorta di Fat Possum del Rock & Roll, un marchio creato da gente che ci crede davvero. Cosa oggi sempre più rara, addirittura anche nelle indie che vivono spesso di un ostentato cinismo.
Ernesto de Pascale
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