Aliens of doom folk music are here to stay
Terzo album per Castanets, un gruppo per modo di dire perché chi decide è solo quel matto visionario di Ray Raposa da Albuquerque, Nuovo Messico, un tipo che non poteva trovare di meglio che il Nuovo Messico - la zona dove più alto al mondo è il numero dei rilevamenti di Oggetti Volanti Non Identificati.
I titoli spiegano meglio il personaggio Raposa : “ La night è quando non si può vedere”, “ Aveva il suono di un treno, ma non lo era”.
Ray è a tutti gli effetti un alieno ma un alieno onesto, naif, dotato di una sensibilità hippy e super freak che la lunga lista di ospiti giustificano e non casualmente : la californiana Jana Hunter ( dal giro di Devandra Banhart, un’altra fulminata), Nonhorse dei Vanishing Voice, il gruppo che accompagna Wooden Vand il nuovo Dylan della scena alternative psych folk americana, nNthan Delffs di Shaky Hands, matte Houck di Phosphorescent e anche Sufjan Stevens, forse il personaggio di maggior talento e potenzialità della costa est nel genere.
Disco affascinante e ricco di atmosfere oscure come oscuro ci pare essere Ray Raposa, “In The Vines” è un disco non scontato, ancor migliore dei precedenti, ben curato nella sua lucida follia elettroacustica e dotato di arrangiamenti originali.
Ernesto de Pascale
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Track List
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