Splendid Back To The Roots album by Ben Harper and his superoiled band
Il successo internazionale di Ben Harper ha fatto dimenticare i suoi esordi e il suo stilosissimo approccio al Blues e al Rythm & Blues in generale. Artista in grado di sapersi gestire e di lavorare bene in team, Harper non ha mai dimenticato la musica che sta alle radici, musica roots nel miglior senso del termine al punto che nel suo paese di Bakersfield, all’estremità est di Los Angeles ha addirittura rilevato il museum of music folklore in nome di una purezza che tenta spesso di riacciuffare ma che il marketing tenta di nascondere dietro video insulsi e promozioni per teen ager.
Tutto questo per dire che Harper è un vero artista e la musica è bella se riproposta in setting semi acustici e per affermare a voce alta che “Lifeline”, registrato e mixato in analogico a Parigi presso gli studi “Studio gang” (segnarsi il nome! ndr) in soli 6 giorni, in coda alla sua più recente mondiale, è in assoluto il miglior disco di Harper dagli esordi ad oggi.
Gli esordi di Harper furono infatti semplici (slide acustica, due conga, un bassista ciccione che è rimasto immobile al suo fianco e che è ancora il motore della musica di Harper) e colpirono per la loro precisa e marcata connotazione originale, un bel mix fra tecnica, virtuosismo, sapienza, il tutto retto dalla bella e identificabile voce di Ben.
La scommessa di suonare un acoustic soul contemporaneo è pienamente vinta perché in “Lifelines”, sopra ogni altra cosa, ci sono le canzoni, canzoni che reggono e che Harper intepreta con la convinzione di chi le ha macinate a lungo in tour.
Brani come “Fight outta you”, ”In The Colours”, la bellissima “Needed You Tonight” e molto altro fino alla conclusiva “lifeline”, un lungo solo di chitarra hawaiana che sfocia nella più bella e profonda composizione del nostro da anni. Un bel disco da far girare nel cd molte volte scoprendo ogni volta qualche particolare in più.
Ernesto de Pascale
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Track List
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