Marc Ribot - La Corde Perdue/The Lost String
(La Huit Distribuition)
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Sentimental journey through guitar player and composer Marc Ribot life and music

Un voyage entre vie et musique de Marc Ribot, guitariste et compositeur

Non è cosa da tutti i giorni quella di poter vedere in attività un protagonista della scena jazz e d’avanguardia come Marc Ribot. Chitarrista virtuoso, compositore, talvolta cantante, spesso è noto infatti più come prestigioso collaboratore o coprotagonista (ricordiamo la sua avventura nei Lounge Lizards, le sue partecipazione negli album di Tom Waits, Marianne Faithfull, Elvis Costello). Il suo stile chitarristico è invece molto affascinante, pieno di varietà stilistiche, ma soprattutto a che punto possono arrivare i limiti dello strumento e delle sue corde La corda perduta è quindi un titolo azzeccato per questo documentario musicale di Anaïs Prosaïc, parigina, già regista di un film su Cesaria Evora. Peccato che il risultato di questo film con Ribot protagonista alla fine deluda un po’. Intendiamoci, il chitarrista racconta la sua vita familiare e musicale senza retorica e con molti elementi interessanti. Inoltre ci sono personaggi come Anthony Coleman e Arto Lindsay che danno valore aggiunto al filmato e spezzoni di concerti di epoche più o meno lontane. Però il ritmo è lento e non si riesce a respirare appieno l’energia dell’ambiente musicale di New York e a volte lo stesso Ribot appare come non pienamente compreso nel suo ruolo di protagonista. Quindi si apprezzano di più gli estratti musicali come le esibizioni insieme ai Los Cubanos Postizos e i bonus dei quattro pezzi solisti registrrati al festival di Pau, in particolar modo i singolare Etude composto da John Zorn.

Michele Manzotti