Big George Brock - Live at Seventy Five
Cat Head Delta Blues – 2007 – USA

2007 is not finished yet, but we are before the best traditional album of the year. Granted. Big George Brock’s Round Two was already awarded with a PDB’s Choice stamp and this Live at 75 will get another one. No frills, basic yet extremely powerful electric blues, simply the best you can find around in these days. Many thanks to Cat Head boss Roger Stolle for giving the PDB the opportunity for reviewing this CD before its official release.

Big George Brock é un uomo che fa le cose in grande. Troppo amante della bella vita per fare il pugile professionista, in un squarcio di carriera fece ruzzolare per terra Sonny Liston, al secondo round, titolo del suo secondo album su Cat Head. George ama i bambini e non caso ne ha messi al mondo 42 con 15 signore differenti, comunque ben lontano dal record di Screamin’ Jay Hawkins: 55 figli con un numero di signore imprecisato. Gestore di locali per molti anni, tra cui il mitico Club Caravan – altro titolo d’un suo disco - di St. Louis, Big George s’è tenuto un pò in disparte come musicista pur incontrando regolarmente tanti altri bluesmen tra cui Muddy Waters, a cui decisamente somiglia. Questo è punto fondante della sua musica; come Muddy riesce a cantare dentro il ritmo mentre i due chitarristi qui presenti, Riley Coatie Sr. e Billy Abel innervano le melodie con un lavoro ritmico smozzicato e parti soliste scheggiate. Riley Coatie Jr. bombarda il tutto con rullate frequenti in collaborazione con il bassista Barry Bays. Si tratta di un Blues come ormai non se ne sente più: l’iniziale “Cut you loose” riporta a tempi passati che supponevamo non potessero tornare. Big George Brock si lancia con l’armonica in quello che forse è il momento topico del CD, “M for Mississippi”, con la sola batteria dietro. Pura magia. Raccontare il bello dell’arte non é facile, nè corretto per cui siete invitati a familiarizzare con il Blues di questo genio, perchè tale è, e con il lavoro dell’impresa Cat Head, che non solo fa musica ma anche oggetti d’arte originali del Mississippi e altro ancora. Il boss senza cravattone e camicia azzurro bollente, Roger Stolle, rischia di passare alla storia del Blues senza esitazioni. Difficile trovare di meglio in giro.

Luca Lupoli