Self described as “58-year-old developing artist, Danny Flowes release a unexpected gem as his firs album. Tools For The Soul is a great collection of country soul songs, featuring some duets with Emmylou Harris, that remind us Buddy Miller’s Universal United House of Prayer.
Debuttare a cinquantotto anni è una scelta coraggiosa, e debuttare con un capolavoro è cosa ancora più rara. E’ il caso questo di Danny Flowers, uno sconosciuto cantautore noto solo agli addetti ai lavori per aver firmato Tulsa Time di Don Williams e per essere dietro ad alcuni successi di Nancy Griffith, Emmylou Harris e Willie Nelson. Un cantautore dal basso profilo, si direbbe, ma con delle potenzialità immense vista la bellezza di Tools For The Soul, il suo album di debutto che in larga parte richiama le atmosfere di quell’altro capolavoro che è stato Universal United House of Prayer di Buddy Miller, ma con la particolarità di essere molto più sentito e genuino. Le undici canzoni raccolte nel disco spaziano tra blues, country, folk e gospel e all’ascolto si svelano in tutta la loro bellezza come nel caso della splendida title track che apre il disco, o del country Keep On Livin’ o ancora del blues pianistico Reason To Try. Le tematiche delle canzoni sono spesso a sfondo religioso e testimoniano la conversione sprituale di Flowers, dopo una vita viziata dall’abuso di droghe, è il caso dell’eccellente Born To Believe e il fantastico duetto con Emmylou Harris su What a Friend We Have in Jesus. Tools for the Soul trova però il suo vertice in Prayer Songs e Ready To Cross Over, due brani di grande intensità emotiva tra le cui righe si legge una profonda spiritualità.
Tools For The Soul è dunque una delle sorprese più belle del 2007, e siamo certi che Danny Flowers nel prossimo futuro ci regalerà altri grandi dischi.
Salvatore Esposito
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Track List
1. Tools for the Soul
2. Keep on Livin'
3. Reason to Try
4. Born to Believe
5. At the Open Door
6. What Would the Father Say
7. Prayer Song
8. Ready to Cross Over
9. UnGodly
10. World Enough and Time
11. I Was a Burden
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