Drew Young is a good songwriter that mix influence from Tom Waits to R.E.M. His new album Better Than Pretend is a good example of his lush pop with sprinkles of roots rock and alt-country.
Drew Young è uno dei tanti cantautori che riescono ad emergere dal giro dei club, ma la sua storia musicale ce lo racconta come un girovago, un moderno hobo che ha girato in lungo e in largo gli States, fermandosi ora a New Orleans ora ad Athens ed in fine a New York, dove risiede attualmente. Nel definirsi usa sempre giri di parole assurde, di strani mix sonori, in effetti, andando al di là delle furbette dichiarazioni di Young, il suo stile tocca in più punti tutto il rock americano dal Southern Rock all’Alt. Coutry passando per il pop rock. Il tutto ovviamente condito da chitarre che ricordano ora Tom Petty ora i R.E.M, con divagazioni in un pop ricercato tipicamente inglese. Recentissimo è Better Than Pretend, il disco che lo ha condotto alla nostra attenzione, suo quarto album come solista (dopo una breve parentesi nei Ruben Kinkaid) che giunge dopo un lungo periodo di stop dovuto ad alcuni problemi di salute. Composto ed inciso durante la convalescenza, Better Than Pretend è stato registrato con la partecipazione di musicisti diversi per ogni brani (quasi sempre presente è però Kevin Kuhn alla chitarra), e con ingegneri del suono sempre diversi, e ciò ha dato vita ad un prodotto sì vario ma a tratti disomogeneo. Tuttavia nei quasi sessanta minuti del disco, emergono diversi brani di buona fattura, come nel caso delle iniziali That's My Story, Just Too Good e Nobody Knows, che rappresentano qualcosa di più che una promessa di un futuro brillante per lui, o ancora di alcune gustose ballate come la title track, In Love With The World e Fast. Qualche fiammata dai toni souther arriva con Hollywood Cocktails e Burnin' ma altri buoni segnali arrivano con l’elettroacustica di Slipped Away, il folk di Something's Not Right e il country rock di Whole Lot Left To Learn. Bettero Than Pretend è senza dubbio il disco più maturo di Young, ma da lui attendiamo ulteriori conferme non fosse altro che per la sua particolare sensibilità lirica che merita assolutamente migliori vesti sonore e migliori palcoscenici.
Salvatore Esposito
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Track List
1 That's My Story
2 Just Too Good
3 Nobody Knows
4 Better Than Pretend
5 Slipped Away
6 Long Time Coming
7 Something's Not Right
8 Cool Cruel Touch
9 In Love With The World
10 Hollywood Cocktails
11 Fast
12 Feel Like Making Love
13 Burnin'
14 No Time Now
15 Whole Lot Left To Learn
16 Too Late Now
17 Cool Cruel Touch (Reprise) |