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Intervista con Dave Cousins degli Strawbs In occasione della data italiana degli Strawbs del 28 settembre 2008 al Madame Guitar Festival di Tricesimo (UD), abbiamo intervistato Dave Cousins, leader di una delle formazioni più longeve del progressive folk inglese. La Universal ha da poco ristampato i primi album della loro discografia, ma gli Strawbs, più che guardare al passato, sono decisamente orientati al presente, con una carriera tutt’oggi attivissima che li ha portati alla recente pubblicazione del nuovo album di studio “The broken hearted bride”.
Sei felice di tornare a suonare in Italia? Sì, moltissimo. E’ il mio posto preferito nel mondo per suonare e ho un bellissimo rapporto con il pubblico italiano. Dopo questo concerto, saremo ancora in Italia a febbraio, a Milano Alcuni degli album degli Strawbs sono stati recentemente ristampati. Quali sono stati i tuoi sentimenti nei confronti di questa operazione di ristampa? Mi ha fatto davvero molto piacere la decisione di ristampare gli album degli Strawbs. Per molto tempo ne sono uscite delle versioni bootleg, invece adesso esistono queste ottime versioni ufficiali. Ho apprezzato molto il sound e il modo in cui i dischi sono stati rimasterizzati, le confezioni, la scelta delle bonus tracks. Mi parli degli inizi degli Strawbs? Hai citato l’importanza del sound nelle ristampe: il sound fu un elemento importante per voi agli inizi? Quando abbiamo cominciato eravamo molto legati alla musica folk, però non ci siamo mai considerati un gruppo folk. Il nostro sound presto si è evoluto, andando ad includere molte influenze diverse…. Ha avuto un ruolo importante l’ingresso di nuovi musicisti nella band come Rick Wakeman, Hudson e Ford? Sì assolutamente, è stato fondamentale il contributo che ognuno dei musicisti ha aggiunto alla band. Rick Wakeman ha portato una tocco molto caratteristico, ma non va dimenticato che Hudson e Ford portarono nella band elementi che oggi potremmo definire punk. In un certo senso introducemmo il punk nella nostra musica ancora prima che il resto del mondo sapesse dell’esistenza del punk. Il suono divenne più ampio, forte, compatto, variegato. Anche Blue Weaver ha segnato un’ulteriore svolta in avanti per il sound della band L’album Grave New World è stato il vostro più grande successo. Sentivate che c’era qualcosa nell’aria che stava per accadere oppure no? In realtà è stato quasi il contrario. Prima di Grave New World, Rick Wakeman ha lasciato il gruppo per entrare a far parte degli Yes. Tutti erano convinti che questa sarebbe stata la fine degli Strawbs e già c’era chi andava in giro a dire che gli Strawbs erano un gruppo finito. Invece era appena l’inizio! Per tutta la tua carriera tu sei sempre stato non solo un musicista ma anche un compositore. Quanto pensi che sia importante la scrittura nella musica ? La scrittura è una componente importante nella musica, specialmente quando è in grado di determinare l’originalità di un artista. Noi, ad esempio, abbiamo sempre cercato di evitare di suonare brani di altri. Praticamente non abbiamo mai fatto cover, ma sempre cercato di lavorare e investire sul materiale originale. Un altro elemento importante è inoltre la ricerca nei testi. Cerco di evitare i testi che parlano di argomenti qualsiasi. Mi piacciono i testi profondi, quelli che cercano di riflettere , di raccontare gli aspetti del mondo, di far sapere alla gente come vanno le cose. Questo è un elemento di cui anche il pubblico si rende conto e lo apprezza. In America ad esempio c’è sempre stata grande attenzione verso questo aspetto della nostra musica. Pensa che ci sono moltissime persone in America, attualmente, che scelgono i brani degli Strawbs come wedding songs, come colonna sonora del loro matrimonio. Vanno a sposarsi e scelgono di farlo con le canzoni degli Strawbs in sottofondo! Ci sono artisti ai quali ti sei ispirato come compositore? Sicuramente Bob Dylan. Ho sempre ascoltato la musica di Dylan, e oltre ad apprezzarlo come autore mi piace molto l’atmosfera che scaturisce dalle sue canzoni. Ultimamente, però, mi sono appassionato in modo particolare anche alla musica spagnola. Un altro artista che apprezzo è Fabrizio De Andrè e mi rendo conto che ovunque nel mondo si sente parlare di lui e si trovano i suoi dischi. Naturalmente non riesco a ricordarmi niente dei testi, ma mi piace molto l’atmosfera della sua musica, la tristezza che sprigionano alcune delle sue canzoni. Sei ancora attivo come compositore con dei bei dischi anche in veste di solista, come il recente album “Secret Path” e il precedente “The Boy in the Sailor Suit”. Come sta andando con i tuoi dischi e con le tue performance da solista? Ti ringrazio per i complimenti. A dire il vero praticamente non sto suonando da solista. Quest’anno ho fatto alcuni concerti da solo, ed ero anche spaventatissimo all’idea di salire sul palco… Più spesso invece ultimamente sto suonando con gli Strawbs. I dischi stanno vendendo abbastanza bene. Non mi posso davvero lamentare, oggi il fatto che i dischi stiano vendendo è una gran cosa. Anche con gli Strawbs abbiamo pubblicato da poco un nuovo album, “The broken hearted bride” Mi parli dell’attuale formazione degli Strawbs? La formazione è attuale, ma non si può dire nuova. Ci sono musicisti come Dave Lambert che conosco da quarant’anni…. E cosa pensi di questo? Che è semplicemente straordinario ! E’ bellissimo come dopo tanto tempo si riesca ancora ad andare avanti Che cosa suonerete stasera? Un po’ di tutto. Abbiamo in programma brani di quarant’anni fa, brani da Dragonfly e anche brani dal nostro ultimo album. Giulia Nuti
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