An intimate song collection from one of the top European bluesmen, guitarist and singer Philipp Fankhauser, disciple of the late Johnny Copeland. Down in the dumps, you will find here some extra Southern Texas feeling mixed with uncommon song-writing skills. A product of excellence, this CD could be a turning point in his two decade-long carrier.
Chi ha ancora bisogno di ricredersi sulla bontà del Blues europeo potrebbe prendere l’elvetico Philipp Fankhauser come pietra di paragone. Fin dagl’inizi, Fankhauser s’è proposto, in un crescendo costante, con prodotti di ottimo livello sino a diventare un valore sicuro del panorama Blues europeo, quello che non ha niente da invidiare all’offerta anglofona. Philipp vi dirà che parte del merito è del suo mentore Johnny Copeland, un artista che univa genialità e versatilità. Se avete presente “Watching from the safe side” e magari le scoppiettanti performance live di Philipp, siete però fuori strada. In qualche modo, questo disco dà l’impressione d’esser il suo prodotto più introverso, quasi autobiografico: atmosfere melanconiche, timbri scuri, una stanchezza esistenziale che traspare dai testi, molto riflessivi rispetto alla media corrente. Mancano del tutto e questa é una buona notizia - gli stereotipi del Blues: niente assoli torridi, niente batterie tun-pa tun-pa; il primo assolo di chitarra di Alan Mirikitani arriva all’ottavo pezzo “One of them”. E’ la capacità di scrivere canzoni di grande impatto emotivo, come “Love man riding” che distingue Fankhauser, abile anche a variare i toni con “Lonely in this town”, “Rio de janeiro blue” e “Are you outta your head?” dove i fiati appaiono quasi all’improvviso. Infine, un tuffo profondo sette minuti in “The sundown” un Blues lento quasi centellinato con tanto d’assolo d’Hammond B-3 da uno dei fedelissimi di Philipp, Hendrix Ackle, bravissimo come gl’altri tra cui ricorderemo Richard Cousin al basso sodale di Robert Cray per molti anni e il sax tenore di Micheal Vannice.
Luca LUPOLI
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Track List
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