Dave Morrison - A Little Farther Down the Line
(Trough 2007)
www.davemorrisonmusic.com

A Little Farther Down The Line is Dave Morrison’s long-awaited new album. This album shares influences from John Prine to Greg Trooper and some great songs about love, life and spirituality.

Se cercate un disco che vi riporti dritto negl’anni settanta e ai suoi songwriter, A Little Farther Down The Line di Dave Morrison non vi deluderà certamente. La storia del suo autore non è priva di fascino, infatti nella vita si è sempre destreggiato molto bene tanto con la musica quanto anche con la scrittura, avendo infatti nel suo curriculum romanzi, short stories e numerosi articoli per alcune testate locali. Fino a qualche tempo fa però il suo amore per la musica era qualcosa di molto privato che approcciava solo per diletto, ma ad un certo punto il suo amico, Mark Humphreys, titolare della minuscola e indipendente Trough Records, ha messo insieme un gruppo di eccellenti musicisti al fine di registrare su disco le sue canzoni. E’ nato così A Little Farther Down The Line, un disco che all’ascolto evoca atmosfere affini a John Prine quanto a Greg Trooper. L’ascolto svela quattordici brani che spaziano da temi come l’amore fino a toccare l’amicizia, il tutto velato di una grande profondità e di una certa introspezione. Va pur notato che questo disco non ha nulla di rivoluzionario ma è difficile non lasciarsi catturare dall’eleganza di brani come Precious One, un country soul d’altri tempi, o ancora le bellissime Once Myself e Halcyon Days, impreziosite dall'organo di Bob Malone. Non manca qualche divagazione old time con le più rurali Times Like These, Quartzsite e Long Way Gone, dove fiddle, accordion e mandolino si incontrano in atmosfere senza tempo e con testi di grande spessore poetico. Vertici del disco sono però la riflessiva Hope Is What I Need, caratterizzata da un incisivo fingerpicking e la dolcissima Good Things Are Coming, un piccolo saggio di grande romanticismo. In conclusione possiamo dire che anche l’interesse per questo disco del celebre Paul Zollo, non è affatto privo di basi ma anzi lascia presagire un futuro sicuramente positivo per Morrison.

Salvatore Esposito