JJ Schultz - Traveling Songs
(Last Stop records)
www.jjschultz.com

Hailing from the Wisconsin Northwoods, JJ Schultz captures the lonesome middle-America landscape with the wry clarity of Nebraska era Springsteen. This third solo release captures a peak career performance that most artists try to capture through years of collaborations and hardships.

Travelling Songs è il terzo album come solista per JJ Schultz, folk singer originario del Wisconsin, ma attivo da diverso tempo sui palchi di San Francisco. Qualche anno fa si era segnalato per Something To Me, un disco abbastanza interessante che però tendeva a ripercorre strade già battute da Jay Farrar e dai Son Volt. Questo nuovo album, era atteso dunque come la prova della maturità per Schultz, ma il risultato ci sembra piuttosto un passo indietro. La pretesa di voler cercare a tutti i costi di imitare Will Oldham, non lo ha portato molto lontano, infatti questi nuovi brani restano impigliate in una vena introspettiva fin troppo tendente alla noia. Inciso con l’aiuto di una band ridotta all’osso che vede alle chitarre Scott Robertson e Frank Rathbone, Craig Koozer al contrabbasso e in alcuni brani Matt Dundas al piano, Travelling Songs vuole essere una sorta di raccolta di cartoline di una provincia americana desolata e senza speranza, una versione di Nebraska interpretata da Will Oldahm. È piuttosto una raccolta di brani molto simili tra loro come nel caso di Across the Bay o Come On, Come On o ancora a rappresentare occasioni perse come nel caso delle più soddisfacenti Find Me, Tumbleweed e della stessa title track, che sarebbero stati grandi brani se solo l’autore avesse inserito nell’arrangiamento una batteria. Nelle pieghe di questo disco sono però nascosti due brani davvero interessanti ovvero Greyhound Bus e Tumbleweed entrambe cantate in duetto con Sonya Cotton e che ben rappresentano cosa il disco sarebbe potuto diventare se l’autore non avesse indugiato nel cercare di imitare uno stile che non gli appartiene. Siamo certi che nel futuro Schultz si rifarà perché il suo talento è fuori discussione.

Salvatore Esposito