Tim Scott - Rarely Fall
(Scottland Sound 2008)
www.timscottmusic.com

Tim Scott's second album, Rarely Fall is a good and honest collection of songs about love. He recorded and play alone all instruments in this album that features some great tracks that mix Lyle Lovett and Josh Rouse.

Rarely Fall è il nuovo disco del cantautore texano, Tim Scott, un lavoro per certi aspetti molto interessante ma che alla lunga lascia interdetti per alcune scelti poco coerenti con un unica linea di pensiero artistico. Prodotto da Erik Herbst, il disco è senza dubbio di ottima fattura per l’eccellente approccio verso gli arrangiamenti e per la cura dei dettagli nei suoni, ma non convince la scelta di calcolare in ogni dettaglio le scelte artistiche fino al punto da inserire brani meno efficaci e di contenimento per puntare dritto su altri. Nella fattispecie ci sembra che Scott abbia del tutto soffocato la sua vena cantautorale a favore di una ricerca senza confini della melodia facile che lo ha condotto in un vicolo cieco. Eppure le premesse perché Rarely Fall fosse un gran bel disco c’erano tutte, basta ascoltare le splendide Leaving a Clean Break e Twice as Mean, entrambe colorate di college rock ma con testi profondi e molto autobiografici. La bussola poi sembra smarrirsi con brani come Powder Keg o in sterili divagazioni nel folk come in Finally Got It Right, Seven Years, Katrina's Solution e la stessa title track. Le nostre sensazioni trovano conferma nell’unico acuto del disco la unga filastrocca country acustica di Baker’s Dozen, che vede Scott accompagnato dall’eccellente Milo Deering al dobro e che conferma quanto detto fin ora con una minor attenzione per le divagazioni nel pop e qualche cura in più per il lato cantautorale Rarely Fall avrebbe avuto uno spessore ben diverso. Le scelte artistiche però non si discutono troppo, sicché ci auguriamo solo che Tim Scott si ravveda e torni sui suoi passi, la sua carriera ne gioverà certamente.

Salvatore Esposito