Gli scozzesi Trembling Bells sono il progetto di canzoni di Alex Neilson, che con un gruppo di amici come Lavinia Blackwall (voce, tastiere, chitarra), Ben Reynolds (chitarra, armonica, voce), Simon Shaw (basso e voce) ed altri ospiti si è fatto carico di un compito non facile. Si è unito alla schiera di tutti coloro che sono partiti dalle radici del folk per traghettarle nel nuovo millennio.
Secondo lui il folk, in partenza, nasce libero, e può poi servire come base per qualsiasi tipo di viaggio si voglia intraprendere. Accade così che ballate e racconti dall'aria tradizionale si snodino, in questo album, sulle armonie della musica antica, quasi medioevale, abbracciando la tradizione inglese, scozzese, celtica per proseguire il viaggio verso una contaminazione con il rock, da quello più classico a quello più oscuro, con anatemi lamentosi in sottofondo e con avvolgenti tocchi psichedelici. Da questo punto di vista i Trembling Bells riescono a conquistare tutti i tasselli per completare un puzzle difficile: modernità, originalità, personalità e fuga da tutto ciò che è già sentito (e in Inghilterra ce ne sono di gruppi che hanno battuto la strada dell'attualizzazione del folk). Proprio per questo fanno impazzire Will Oldham e Ben Chasny e sono piaciuti alla rivista Mojo che li ha premiati con una recensione a quattro stelle. C'è istintività, passione ed una buona idea di base. Su altri aspetti come la tecnica, in modo particolare dei cantati, a ben ascoltare si può fare meglio. Ma i Trembling Bells sembrano sulla giusta strada ed hanno un ottimo biglietto da visita: Joe Boyd, mentore di buona parte dei gruppi storici del folk rock inglese, dice che questo è il tipo di gruppo che piace a lui. Speriamo porti loro buona fortuna.
Giulia Nuti
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01. I Listed All The Velvet Lessons
02. I Took To You (Like Christ To Wood)
03. When I Was Young
04. The End Is The Beginning Born Knowing
05. Summer's Warning
06. Willows Of Carbeth
07. Your Head Is The House Of Your Tongue
08. Garlands Of Stars
09. Seven Years A Teardrop
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