A 70s touch embraces weird folk and solid rocking riffs in Black Mountain's new studio album
Con Wilderness Heart i canadesi Black Mountain giungono al loro terzo album di studio, prova importante per la band che per la prima volta si affida alle mani di un produttore per tentare un salto di qualità nel proprio sound (anzi due, Randall Dunn con cui hanno lavorato ai London Bridge Studios di Seattle e Dave Sardy che li ha seguiti ai Sunset Sound Studios di Hollywood).
L'obiettivo viene raggiunto con successo, specialmente per la capacità di portare in primo piano due aspetti della propria musica rimasti fino ad oggi parzialmente inediti.
Da un lato c'è l'approccio più hard rock che rende distintivo questo lavoro rispetto agli altri. Un sound più rumoroso, saturo, scuro, che a tratti rasenta sfumature metal (Let Spirits Ride) e stoner e che domina con successo specialmente l'apertura dell'album, guidata da due riusciti brani come The Hair Song e Old Fangs.
Dall'altro ci sono canzoni acustiche che si muovono in atmosfere folk più distese come The Space of your mind e Sadie, che prendono il sopravvento soprattutto verso la fine del disco e che si alternano ad aperture elettro-acustiche dalle tinte weird folk come The Way to Gone.
In tutto questo non manca la caratteristica deriva prog-psichedelica, ma questa volta sembra che il gruppo la lasci in disparte a favore di una ricerca in direzione delle canzoni, che, acustiche o super elettriche che siano, appaiono più serrate e compatte rispetto al passato.
Non poteva venire meno quella che è probabilmente la loro carta vincente: un glorioso sound anni 70 che guarda ai classici, inconfondibile sui riff magmatici alla Led Zeppelin di Rollercoaster o sulle tastiere alla Deep Purple di Old Fangs. E' questo il collante imprescindibile di un album che ha saputo mantenere chiara l'identità della band pur dimostrando una ricerca verso qualcosa di diverso. E non è cosa da poco.
Giulia Nuti
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The hair song
Old fangs
Radiant hearts
Rollercoaster
Let spirits ride
Buried by the blues
The way to gone
Wilderness heart
The space of your mind
Sadie
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