After her tribute album to The Beatles, Judy Collins comes back with a new album that contains ten tracks about the desire, the research, and the pain that leads to the paradise and features traditional and songs from Joan Baez, Tom Paxton, Tim Buckley and Amy Speace.
Judy Collins al pari di Joan Baez può essere definita come una delle più brillanti interpreti al femminile della tradizione folk americana, e questo non solo per l’importanza della sua opera durante la stagione del folk revival ma soprattutto le va riconosciuta la capacità di riuscire a fare proprio qualsiasi brano che si è trovata ad interpretare nel corso della sua quarantennale carriera artistica. Sebbene gli ultimi anni abbiano visto un suo progressivo allontanamento dalle scene, la Collins ha continuato comunque ad incidere ottimi album ed in particolare vanno ricordati i tre dischi tributo a Bob Dylan, ai Beatles e a Leonard Cohen. Il suo ultimo album, Paradise, è una sorta di concept album che mette in fila dieci brani legati tra loro dal comune tema della ricerca della felicità, quel paradiso terrestre a cui ogni uomo ambisce a costo anche di soffrire tutta la vita, il tutto senza perdere mai di vista l’impegno civile e la denuncia sociale. Il disco, prodotto da Alan Silverman e dalla stessa Collins, è stato inciso con la partecipazione del telentuoso polistrumentista Larry Campbell e della eccellente Nashville Rhythm Section composta da Dave Cleveland (chitarre), Steve Brewster (batteria), Mark Hill (basso) e Jason Webb (piano). Aperto da una toccante ed intensa interpretazione di Over The Rainbow, Paradise, è un continuo fluire di emozioni date tanto dalla splendida voce della Collins quanto dal perfetto abito strumentale che è stato costruito intorno ai brani. Gli arrangiamenti sorprendono per grazia ed eleganza, facendo emergere i singoli brani in tutta la loro bellezza come nel caso dello splendido duetto con Joan Baez in Diamonds & Rust, o di quello con Stephen Stills in Last Thing on My Mind di Tom Paxton. Nel corso dell’ascolto emergono inoltre le superbe interpretazioni di On I Was di Tim Buckley, del traditional Dens Of Yarrow ma soprattutto di quel gioiellino che è Gaugin di Jimmy Webb, che chiude il disco nel modo più intenso possibile. Il vertice del disco va rintracciato però nella rilettura di Weight Of The World di Amy Speace, che la Collins interpreta in modo magistrale dimostrando di avere un occhio molto attento anche verso le cantautrici giovani e di talento. Insomma Paradise è il disco che ti aspetti da una legenda come Judy Collins, ottimi arrangiamenti, voce eccellente e grandi emozioni. Insomma l’ascolto non deluderà ne i fans ne gli amanti del cantautorato americano.
Salvatore Esposito
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1. Over The Rainbow
2. Diamonds And Rust
3. Once I Was
4. Weight Of The World
5. Last Thing On My Mind
6. Dens Of Yarrow
7. Kingdom Come
8. Emilio
9. Ghost Riders In The Sky
10. Gaugin
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