Good jazz made in Italy: an album written with method and taste
Segnaliamo con molto piacere questo album del pianista jazz campano Vittorio Mezza. Innanzitutto per un corretto equilibrio nella scelta di brani propri con quelli di altri compositori. E poi perché non è certo cosa da poco proporre pezzi di mostri sacri come Thelonious Monk, Michel Petrucciani, Wayne Shorter, e andare oltre il jazz mettendo come prima traccia una composizione dei Nirvana. Mezza è pianista dotato di una bella tecnica accompagnata da un gusto non comune, senza retorica o smania di protagonismo. La melodia è resta al meglio nella sua cantabilità, ma anche le figurazioni veloci, talvolta percussive, non sono mai fine a loro stesse ma permettono la percezione del filo musicale proposto all'ascoltatore. Per fare questo Mezza ha voluto con sé due eccellenti musicisti dalla grande esperienza: Massimo Moriconi al contrabbasso ed Ettore Fioravanti alla batteria. Non vogliamo sottolineare troppo le reinterpretazioni di Mezza (anche se In bloom è di sicuro effetto e Rachid è ben sottolineata nel suo lirismo), ma segnalare come Tetachords e Afa siano due tracce di ottima composizione, sospese tra modalità e tonalità, mai banali nello sviluppo. Dove l'amore riposa si basa sul lavoro ritmico di Fioravanti da cui spuntano momenti più rarefatti di pianoforte e contrabbasso, mentre gli accordi di Like a Race si propongono a loro volta come melodia quasi come i corali religiosi. Un lavoro e un musicista a cui auguriamo maggiore visibilità.
Michele Manzotti
|
In bloom
Tetachords
Skippy
Afa
L’abdicazione Monza 12 Sett. 2006
Rachid
Dove l’amore riposa
Like a race
Ana Maria
|