Tab Benoît has become a major Louisiana outfit, especially after the excellent “Voice from the Wetlands”. Gutsy singing and stinging guitar playing have been his trademarks but this musician likes to break new ground as guitar battles and ethnic music would not be enough for his explosive personality. Looking for uncharted directions, he tries a blend of Swamp Blues and classic country music with mixed results, despite the presence of Louisiana’s Leroux, a Southern Rock myth.

Specialmente con “Voice from the Wetlands” e “Bayou Fever”, Tab Benoît ha creato dell’aspettative che dovrà cercare di mantenere, non solo a livello musicale, ma anche a livello culturale. Nonostante gl’uragani, in Louisiana i bravi musicisti non sono mai scarseggiati, benedetti dalla collisione di tradizioni musicali differenti ma, come dice Benoît, “brother to the blues”. Per complicarsi la vita, Tab non si ferma al blend già ricco di Blues, Swamp, Voodoo music che mostri come Dr. John o Gatemouth Brown hanno popolarizzato nel mondo. In questo CD chiama a collaborare un’icona della country music come Billy Joe Shaver e uno dei migliori songwriters americani, Jim Lauderdale, anche lui piuttosto country. Giusto per non farsi mancare nulla, il nostro Tab si fa accompagnare da uno dei gruppi cult del Southern rock targato anni 70, i Louisiana’s Leroux. Progetti come questo sono un’arma a doppio taglio, potresti vendere sicuramente di più, ma tutti s’attendono il miracolo d’un opera indimenticabile o quasi, colpo che era riuscito con “Voice from the Wetlands”. Qui invece la fusione non si compie, sarà perchè la country music è piuttosto cugina che sorella del Blues. Certo non mancano i bei momenti: dall’iniziale “Pack it up”, tipica di Benoît come “If you love me like you say” dell’indimenticato Little Johnny Taylor ma resa famosa da Albert Collins, “Moon coming over the hill” e “Somehow”, due Blues firmati da Tab che ha abbandonato il viziaccio dell’assolo orgiastico e migliorato molto al canto. Ovviamente un filino meno interessanti i pezzi country, con l’eccezione di “I’m on your side” di Lauderdale, un pezzo di grande impatto anche commerciale. Sempre eccellenti i Louisiana’s Leroux, con Nelson Blanchard alle tastiere e Leon Medica al basso sugli scudi. Un disco contradditorio di un musicista coraggioso e in costante crescita.

Luca Lupoli