. Jim Campilongo Electric Trio - Heaven is Creepy
madeleine peyroux Jim Campilongo Electric Trio - Heaven is Creepy
(Blue Hen)
www.jimcampilongo.com

Welcome to the Jim Campilongo World,a world of fun and fantasy for the best kept secret in the american guitar world

Jim Campilongo è il più straordinario chitarrista sulle scene americane in grado di miscelare country, jazz e rockabilly con un gusto per l’incognito e per la misura che pochi possono permettersi.
A sinistra dei Little Willies di Norah Jones, di cui fa parte, e a destra di Jeff Beck, che deve guardarlo con timore, Jim ha vissuto tutta la sua vita musicale in salita, prima a San Francisco e, con maggior fortuna, a New York City, città in cui ha contribuito alla nascita di quella scena che oggi condivide con Tim Luntzel e Dan Rieser, la sua sezione ritmica, con la Jones, con il bravo Richard Julian e con Jesse Harris, primo autore per Norah.
Il Popolo del blues se lo ricorda nel 2000 sulla porta del Cafe du Nord, a San Francisco, solo, perso nei suoi pensieri con la sigaretta ciondoloni, novello Bogart, intrattenersi con noi in storie assurde e meravigliarsi che qualcuno in un luogo così lontano come l’Italia potesse apprezzarlo.
I suoi cinque dischi solista prima di questo nuovissimo “Heaven is Creepy” dell’Ottobre 2006 sono però tanta cosa per uno sconosciuto del suo calibro ed era chiaro che qualcuno prima o poi dovesse fermarne creatività e talento in progetti più grandi di lui.
La carriera solista è però per Campilongo fondamentale e imprescindibile dal resto per continuare a sperimentare quello che nel pop non potrebbe. Ecco allora motivata la bellissima “Mr & Mrs Mouse”, un brano che avrebbe fatto la gioia di Charlie Mingus e la successiva, intimista, “Because you like Trombone “ che sarebbe potuta uscire dalla penna di Baden Powell.
Se non fosse per l’uso estremo che fa della Telecaster sembrerebbe essere tornati indietro ai dischi di Atilla Zoller, Gabor Szabo, Jim Hall dei primi anni settanta, quando il jazz rubava da tutte le parti. Certo all’epoca sarebbe stato impossibile trovare un musicista di tale levatura armonica incrociarsi così bene su istanze care al mai dimenticato Roy Buchanan o al leggendario Danny Gatton, un minore andatosene troppo presto e mai apprezzato dal grande pubblico (come in “ Hamster Wheel “ ).
In “ Heaven is Creepy” non troverete davvero niente di ciò che avete ascoltato in Little Willies o nei dischi dei cantautori su citati e capirete che per Jim Campilongo quel gruppo è un divertimento ma non avrete tempo per riprendervi da ciò che avrete appena ascoltato e cadere a capofitto in una antica melodia come quella di “ Beautiful dreamer “ cantata egregiamente da Martha Wainwright, sorella di Rufus, figlia di Loudon e Kate Mc Garrirgle. della quale ricorda modi e intensità arcane da canzoni accanto al caminetto.
Tutto è possibile perchè la raffinata musicalità e l’eclettismo di Jim sono a sua misura, sempre controllati dall’artista, come nel brano che dà il titolo all’album, in cui si misura con un landscape sonoro degno del migliore Morricone.
Insomma siamo davanti a una festa per le orecchie e non solo per i chitarristi ma per tutti quanti vogliano musica intrigante, non la solita solfa da virtuosi. Dopotutto Jim non ha da dimostrare niente a nessuno!. E quando in coda all’album appare Norah Jones per una versione cantata del classico “Cry me a river” è evidente che è anche lei parte del Campilongo World standosene tranquilla al suo posto, senza pretese di stardom per far ciò che meglio sa fare cioè cantare gli standard.
Jim Campilongo con il suo “Heaven is Creepy” rappresenta attraverso il suono della sua Telecaster un mondo antico e moderno allo stesso tempo, unico, irripetibile, coraggioso per forme e contenuti sonori. Formidabile !

Ernesto de Pascale

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