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Fairport Convention
Angel Delight
Babbacombe Lee
Rosie


Prosegue da parte della Universal l’eccezionale operazione di ri-masterizzazione e ristampa con bonus tracks degli album dei Fairport Convention. Procedendo passo passo lungo la storia del gruppo, ripercorrendo gli esordi e il periodo con Ashley Hutchings, le ristampe sono giunte fino a sesto, settimo e ottavo album.

Dal tre settembre sono così reperibili nei negozi di dischi “Angel Delight”, “ ‘Babbacombe’ Lee” e “Rosie, pubblicati per la prima volta tra il 1971 e il 1973. Il sound inconfondibile del gruppo che, dalla sua nascita nel 1967, ha traghettato il folk e la tradizione inglese nella contemporaneità e li ha fatti conoscere su larga scala calcando i principali palcoscenici rock eurepei ed internazionali, torna così a farsi sentire per affascinare sempre nuovi ascoltatori. “Angle Delight” è accompagnato da un mix di suoni che oltre a rimandare alla più classica tradizione inglese riecheggiano atmosfere lontane e medioevali. Dopo l’uscita di Richard Thompson dal gruppo, alla guida della band c’è uno dei più celebri violinisti del folk inglese, Dave Swarbrick, che mette qui in mostra le sue capacità su tutti i piani. Balza agli occhi il traditional “Bridge Over The River Ash”, caratterizzato da articolati incastri tra parti di violino e di viola. Restano impressi l’apertura e la conclusione nella scaletta originale, con il tradizionale “Lord Malborough” e “Sikness and Diseases” a firma Thompson-Swarbrick. In coda alla nuova stampa troviamo come traccia aggiuntiva una versione di “The Journeyman’s Grace” con Richard Thompson, brano che faceva già parte del repertorio della band prima della pubblicazione dell’album e prima che Thompson, autore con Swarbrick del pezzo, lasciasse il gruppo.

Il passo successivo nella discografia della band è un concept album, l’unico della loro carriera, dal titolo “Babbacombe Lee”, costruito attorno alla storia della condanna a morte di John Lee. Tutto nasce dalla lettura delle vicende di Lee scritte in forma di autobiografia su un vecchio giornale del 1907, Lloyd’s Weekly News, rinvenuto ingiallito in un negozio di antiquariato da Swarbrick.
L’album si apre quindi con la solenne condanna di John “Babbacombe” Lee, che per tre volte riesce poi a scappare ala forca. Come tutti i concept album, il disco va incontro alla difficoltà di associare testi e parole, ma il filo narrativo assicura alle composizioni , quasi tutte originali e con molti frammenti di breve durata, l’omogeneità che gli ha permesso anche all’uscita di conquistare – nonostante la titubanza del pubblico, meno entusiasta rispetto ai precedenti album dei Fairport - il plauso della critica.

Rosie”, nel 1973, vede la luce in un momento di passaggio per la storia dei Fairport Convention. Dopo la partenza dal gruppo di Thompson, Simon Nicol e Dave Mattacks, a condurre le fila della band sono rimasti solo Dave Pegg e Dave Swarbrick, che decidono di proseguire il progetto Fairport integrando nel line up due membri dei Fotheringay, gruppo che già aveva avuto modo di conoscere i Fairport da vicino supportandoli in tour. Entrano così a far parte della band Trevor Lucas (marito per altro di Sandy Danny) e Jerry Donahue. Si avverte in Rosie la perdita dell’omogeneità del sound che in passato aveva caratterizzato il gruppo, e la mancanza alle spalle di talenti come quello di Thompson. Resta comunque la sensazione di trovarsi davanti alla voglia di reinventarsi e portare avanti un progetto unico, valido e affermato. Qui le bonus tracks sono addirittura cinque, tutte registrate live al “The Howff”, Cadmen, nell’aprile del 1973.
E ancora oggi, trovandosi di fronte alle ristampe, bisogna pensare ai Fairport Convention come progetto unico e sempre valido, non dimenticandosi che si tratta di uno di quei gruppi che hanno saputo aprire per la musica nuove possibilità e percorsi alternativi.

Giulia Nuti



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